In un'intervista rilasciata al sito affaritaliani.it, il viceministro all'Economia, Enrico Morando, ha sottolineato come ancora non si è certi se e come si farà la riforma pensioni 2016/2017. Le sue dichiarazioni rappresentano sicuramente un dietrofront inaspettato da parte del governo: il premier Matteo Renzi, comunque, ha sottolineato che la riforma si farà ed è arrivata, infatti, la chiamata anche per i sindacati per il giorno 24 maggio. La situazione, dunque, diviene complessa e il timore è che si possa trattare soltanto di promesse elettorali in vista del referendum d'autunno.

Intanto, però, oggi è una giornata importate perché scenderanno in piazza i sindacati confederali e tutte le categorie di pensionandi che sono state particolarmente penalizzate dalla riforma Pensioni Fornero: si tratta dei lavoratori precoci che, anche attraverso il loro 'manifesto digitale', stanno cercando di tenere alta l'attenzione mediatica sulla propria condizione, e degli esodati che chiedono a gran voce l'ottava salvaguardia.

Promesse elettorali di Renzi? Ultime novità riforma pensioni oggi 19 maggio

L'intervista ad Enrico Morando cade come una tegola sulla testa del governo Renzi: secondo il viceministro, infatti, non è ancora chiaro non soltanto come sarà la riforma pensioni 2016/2017(l'ormai famoso APE) ma se si potrà mettere in campo realmente una misura strutturale e che coinvolga tutte le categorie di lavoratori.

Occorrerà, infatti, attendere la sessione di bilancio per capire quali sono i margini di manovra sulla previdenza e, dunque, comprendere se si possa trattare realmente di un nuovo dispositivo complessivo: Enrico Morando, comunque, sottolinea che l'intervento, qualora si faccia, non potrà essere troppo dispendioso per le casse dello Stato, data la situazione finanziaria generale del nostro paese.

Insomma, se sarà messa in campo la riforma, sarà necessariamente limitata. Le sue parole non potevano che suscitare scalpore: la questione riguarda le promesse di Renzi e vengono lette nella direzione della 'campagna elettorale' di ottobre, quando si deciderà sulla riforma costituzionale e sul futuro del governo e del premier.

Tutti in piazza per la riforma pensioni 2016: ultime novità oggi 19 maggio

Nonostante sia arrivata la tanto attesa convocazione per i sindacati da parte del governo Renzi, le associazioni hanno deciso comunque di scendere in piazza per lanciare un messaggio molto chiaro all'esecutivo: occorre una riforma pensioni 2016/2017 che sia realmente strutturale e complessiva e che ammorbidisca di molto i rigori della legge Fornero. Nella piattaforma dei sindacati sono contenute anche le richieste dei lavoratori precoci, l'ormai famosa Quota 41 senza penalizzazioni né tagli, e quelle degli esodati. Si tratta di una giornata molto importante, la cui riuscita potrebbe segnare un momento decisivo nel dibattito sulla riforma: la richiesta è più o meno ricalcata sul noto ddl Damiano e dunque si basa sull'idea di penalizzazioni ridotte (2% annuo) con possibilità di anticipare l'uscita di 4 anni (a partire, dunque, dai 62 anni). Per aggiornamenti sull'andamento dei dibattiti e delle manifestazioni, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.