Torna a fare parlare di sé il concorso docenti 2016, come al solito le argomentazioni mosse non sono affatto positive. Numerose le irregolarità riscontrate dai partecipanti alle prove concorsuali: dalla mancanza di corrente elettrica, problema che avrebbe potuto impossibilitare lo svolgimento delle prove, in quanto queste si svolgono con la modalità computer based. Le prove scritte non sono cominciate sotto i migliori auspici e, l'insieme delle problematiche riscontrate, non fa altro che alimentare il malcontento che ruota attorno al concorso docenti 2016 ribattezzato da molti concorso truffa.

Concorso docenti 2016: le problematiche riscontrate

Diversesono le problematiche riscontrate all'interno del concorso docenti 2016: la prima riguarda i malfunzionamenti legati ai computer, principale strumentodi svolgimentodelle prove scritte. Il ministro Giannini ha voluto - come segno d'avanguardia - adottare l'uso di pc per le prove; quest'idea sembra scontrarsi con una realtà che mette in luce quanto carente sia l'attrezzatura informatica disposizione degli istituti italiani. Nonostante i controlli effettuati, i computer non funzionano correttamente e molti docenti si sono ritrovati davanti a pc che si bloccavano improvvisamente.Questa situazione si è verificata al Liceo Machiavelli di Roma e dopo circadue ore di attesa, il sistema veniva ripristinato;il risultato?

L'intero svolgimentodelle prove azzerato. Queste, infatti, risultavano cancellateed idocenti sono stati costretti a ricominciare da capo.

Episodi di black-out si sono verificatiaModena, all’Istituto Fermi ed i computer risultavano così impossibili da utilizzare, ritardando l'espletamento dei questionari. Altre ancorale irregolarità riscontrate: A Terracina, all’istituto Filosi,una candidataè arrivata in ritardo ed ha comunque potuto svolgere la prova, finendo più tardi dei suoi colleghi per recuperare il tempo perduto.

Un candidato, che ha svolto le prove all’Istituto F. Angeloni di Terni, ha lamentato di essere stato ammesso alle prove scritte con riserva perché non in possesso della carta d'identità, in qualità di documento identificativo, ma solo della patente. La proroga concessa era momentanea: per potereavere la validità della prova sostenuta il candidato ha dovuto presentare al termine della prova la propria carta d'identità.

Fortunatamente il docente ha potuto avvalersi dell'aiuto di una persona fidata per farsi portare il proprio documento presso la sede nella quale ha svolto le prove scritte.

La colpa di questo qui pro quo è da imputare alla mancata comunicazione ai candidati del contenuto di una circolare Usr. In questo documento veniva chiaramente precisato che, l'unico documento identificativo accettato al concorso docenti 2016, era la carta d'identità. Infine, l'ultimo problema riscontrato è stato quello della chiavetta ministeriale che non funzionava correttamente: i tecnici sono stati costretti ad usarne una privata e, quindi,non a norma. Centinaia di situazioni che confermano un presunto susseguirsi di irregolarità, forse la macchina della Buona Scuola non è così solida come si pensava.