Il concorso docenti 2016 ha chiuso la propria calendarizzazione riguardante le prove scritte e, secondo quanto annunciato dal ministro Giannini, sono già scattate le operazioni riguardanti le correzioni degli elaborati. Solo il 76,23 per cento di chi ha inviato domanda si è presentato poi a sostenere le prove, una percentuale, se vogliamo, deludente e in netto contrasto con i toni entusiastici usati dal Miur.
Scuola, concorso 2016: verrà davvero assunto un docente su 2?
Secondo la logica della matematica, a fronte dei 63.712 posti messi a disposizione dai tre bandi, un candidato su due dovrebbe ottenere la cattedra ma, come sottolineato da 'Tecnica della Scuola' e da 'Il Corriere della Sera', non sarà affatto così, perchè i numeri sono ampiamente diversi a seconda della classe di concorso e della provincia.
Possono essere decisamente ottimisti, ad esempio, i docenti che si sono presentati per i posti del sostegno e per la matematica alle medie, dove in alcune zone geografiche, i candidati sono risultati addirittura in numero inferiore rispetto ai posti banditi (è già sicuro che molte cattedre resteranno scoperte).
Insegnanti infanzia e primaria: le probabilità di essere assunti sono di molto inferiori
Molto più difficile, invece, vincere il concorso per gli insegnanti della scuola dell'infanzia (quasi 75mila candidati per 6.933 posti comuni e 304 per il sostegno) e della primaria (quasi lo stesso numero di candidati per 17.299 posti comuni e 3.799 su sostegno), dove, non a caso, si sono registrati i tassi di astensione dalla prova scritta più alti in assoluto (tra il trenta e il quaranta per cento rispetto a coloro che avevano presentato domanda).
Concorso scuola, assunzione dipenderà da classe di concorso e posti in ogni provincia
Ecco perchè non si può certo affermare che un docente su due riuscirà ad ottenere l'immissione in ruolo entro il prossimo triennio, perchè, da provincia a provincia, ma soprattutto in base alle diverse classi di concorso, le probabilità di poter ottenere il posto variano in maniera piuttosto sensibile.
C'è da tener presente, infine, che per i candidati alla scuola dell'infanzia e della primaria, le prime assunzioni slitteranno, con tutta probabilità, all'anno scolastico 2017/2018, visto che non si potrà rispettare il termine massimo fissato al prossimo 15 settembre.