Concorso docenti 2016 al giro di boa con il sottosegretario Faraone che ha annunciato la correzione degli scritti a partire dall'inizio della prossima settimana e con gli orali che si faranno il più presto possibile come sottolineato dal ministro Giannini.

A conti fatti, però, il Miur non ha certamente di che rallegrarsi, analizzando i numeri del concorso: se teniamo presente che le domande sono state 'solamente' 165.578 (se ne attendevano almeno 200.000) e che, alla fine, sono stati 'solamente' 126.220 i candidati che hanno sostenuto effettivamente la prova scritta (il 76,23 per cento), capiamo bene come non lo si possa definire proprio un 'successone' da propaganda mediatica.

Ultime news concorso scuola, venerdì 3 giugno 2016: quanti candidati resteranno fuori dalle graduatorie?

Così come pubblicato dal sito specializzato 'Tuttoscuola', calcolando che i posti banditi dal concorso sono complessivamente 63.712, si può tranquillamente affermare che 'quasi' un candidato su due, secondo la media, potrà ottenere la cattedra: non dimentichiamoci che sono stati ben 39.358 i candidati che non si sono presentati al concorso dopo aver fatto domanda, un numero che non si può certo definire irrisorio.

Occorre tenere presente, però, che le graduatorie di merito finali non includeranno tutti i candidati che saranno riusciti a superare anche la prova di orale, come avveniva in passato: infatti, le graduatorie si fermeranno, al massimo, a 70.083 posti, vale a dire i 63.712 posti banditi più il 10 per cento, ovvero 6371.

Ciò significa, quindi, che, alla fine, potrebbero restare fuori graduatoria un buon numero di candidati.

Concorso docenti, meno di 68.000 nelle graduatorie di merito: incognita ricorsi

Inoltre, c'è da considerare un altro elemento importante, quello relativo al fatto che oltre duemila posti resteranno scoperti in quanto il numero delle domande (e di candidati) per alcune classi di concorso è risultato addirittura inferiore rispetto al numero dei posti: ciò significa che, alla fine, le graduatorie di merito potrebbero comprendere meno di 68.000 docenti iscritti.

Oltre a questo, naturalmente, non possiamo non considerare quella 'mina vagante' chiamata ricorsi: sarebbero addirittura oltre 30mila, infatti, i docenti in attesa di una risposta in merito alla loro eventuale partecipazione al concorso attraverso la predisposizione di prove suppletive.