Prosegue la pubblicazione degli esiti della prova scritta del concorso scuola 2016 e, contemporaneamente, proseguono le polemiche: la notizia, questa volta, arriva dalla Calabria dove ancora una volta il numero degli idonei alla prova orale della classe di concorso A60 è di gran lunga inferiore rispetto al numero dei posti messi a bando. Si tratta dell’ennesimo caso segnalato e la questione non può che riguardare l’intero stato di salute della Scuola italiana: la maggior parte dei docenti che non sta riuscendo a superare la prova scritta del concorso docenti 2016 sono esattamente coloro i quali ogni anno entrano nelle classi e, come supplenti annuali, si occupano della formazione dei giovani italiani.
Il problema delle bocciature, allora, ha due possibili spiegazioni: la prima è che la classe docente italiana è assolutamente impreparata alle sfide della scuola moderna, la seconda è che la tempistica stretta per la preparazione e per lo svolgimento delle prove ha penalizzato fortemente una classe di professori che il suo mestiere ha dimostrato di saperlo svolgere anno dopo anno in classe.
Il caso Calabria e i motivi delle bocciature al concorso scuola 2016
È giunta oggi 8 luglio notizia che in Calabria per la classe di concorso A60 coloro che hanno superato la prova scritta del concorso scuola 2016 sono stati 28 mentre i posti per le assunzioni a tempo indeterminato messi a bando erano 86.
Non è ancora chiaro il motivo per cui il numero di bocciature sia così elevato, nonostante si tratti di un personale in possesso di abilitazione e che, nel caso del TFA, ha già superato tre durissime prove selettive, e, nel caso dei PAS, ha dimostrato di avere un’esperienza sul campo già notevolmente lunga. I diretti interessati ritengono che i motivi siano molteplici: innanzitutto, l’eccessiva severità delle commissioni che non stanno tenendo conto del fatto che, per ogni quesito, il tempo massimo per la risposta era di circa 15 minuti, in secondo luogo, si ritiene che i quesiti fossero troppo complessi e poco connessi, in realtà, con la reale pratica in classe; in terzo luogo, c’è chi pensa che il vero motivo sia l’impreparazione di questa classe docente.
Un dato sembra essere assodato comunque: la ‘supplentite’, la malattia della scuola italiana che Matteo Renzi e Stefania Giannini volevano debellare, sarà presente anche per l’a.s. 2016/2017, quando gli insegnanti bocciati al concorso docenti 2016 verranno nuovamente convocati per formare i nostri giovani. Per aggiornamenti, cliccate su ‘Segui’ in alto sopra l’articolo.