Proseguiamo con il nostro aggiornamento sui casi più clamorosi di bocciature al concorso scuola 2016. Dopo il caso, considerato 'paradossale', della docente non ammessa all'orale e contattata dall'USR per fare da commissario, oggi parliamo di quello che può essere considerato il record assoluto in questa speciali classifica. In Calabria, per la classe di concorso A18 'Filosofia e Scienze Umane', il numero di non ammessi all'orale è stato del 100%: in parole semplici, l'orale non si svolgerà e tutti i posti messi a bando saranno utilizzati per le 'solite' supplenze annuali a partire da settembre.

I docenti che non hanno superato la prova del concorso, l'anno prossimo saranno in classe ad insegnare attraverso un contratto a tempo determinato. Ancora una volta, ci si chiede i motivi di un così alto tasso di bocciature.

Il caso della Calabria e il concorso scuola 2016

Il concorso scuola 2016 sta mostrando alcuni aspetti molto contraddittori e che erano stati annunciati sin da prima dell'inizio delle procedure. La macchina concorsuale era stata prevista per i docenti 'abilitati', coloro che avevano superato un concorso in ingresso per il TFA o che avevano una certa anzianità di servizio come i PAS.

Si tratta di insegnanti che, mediamente, hanno un'età piuttosto avanzata, tra i 35 e i 40 anni, e che possono vantare una formazione piuttosto articolata, spesso arricchita da attestati e certificazioni. Il Miur ha deciso di non rendere ancora pubblichi i risultati e le percentuali delle bocciature, ma una riflessione andrebbe fatta anche a livello ministeriale: l'alto tasso di bocciature, se non si vuole immaginare che i docenti italiani plurititolati e che lavorano nelle scuole da anni siano completamente impreparati, deve essere dovuto ad altri fattori. Le accuse dei docenti si sono sempre rivolte alla maniera con la quale si sono svolte le prove: circa 15 minuti per rispondere a domande molto vaste e molto complesse (le critiche sono piovute anche da intellettuali del calibro di Galli della Loggia) è sembrato immediatamente un tempo mal-calcolato e, secondo i diretti interessati, il Miur dovrebbe assumersi le sue responsabilità. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.