Si aprirà oggi l'incontro decisivo tra Governo e sindacati per ladefinizione diun provvedimento di flessibilità previdenziale che possa essere inserito nella legge di stabilità entro l'inizio dei lavori di settembre. Proprio questa scadenza sembra stia agendo da elemento di discontinuità rispetto alle riunioni precedenti, accelerando la necessità di trovare una mediazione. "Sul tema delle Pensioni e del lavoro il Sottosegretario Tommaso Nannicini ha confermato l'intenzione di stringere i tempi del confronto con il sindacato" ha spiegato l'On. Cesare Damiano, indicando una"finestra temporale positiva" a cui deve essere dato seguito in modo tempestivo.

Per questo motivo, l'esponente democratico ha ben accoltonegli scorsi giorni gli interventi di Baretta e Nannicini in merito al tema dell'Agenda sociale, durante l'incontro organizzato da "Sinistra è Cambiamento". Adesso bisognerà concentrarsi sull'individuazione delle priorità, che ovviamente dovranno essere trasformate incontenuti da inserire nella nuovaLdS. Vediamo insieme quali sono le prospettive al riguardo, oltre ai punti chiave individuati dal Presidente della Commissione lavoro.

Riforma pensioni: i nodi da sciogliere in merito alla flessibilità previdenziale

Stante la situazione, non è mancato un richiamo a quelli che l'On. Damiano ha definitoin diverse occasioni come "nodi ineludibili della riforma previdenziale".

Si parte per prima cosa dalla individuazione della platea dei possibili beneficiari: disoccupati di lungo periodo, persone che hanno svolto lavori usuranti ed ovviamente i lavoratori precoci, che hanno iniziato a versare in giovane età ed ora si trovano bloccati fuori dall'Inps per via dell'innalzamento dei criteri di accesso decisi nel 2011.

Abbiamo poi la questione delle cosiddette ricongiunzioni onerose, per le quali è necessario prevedere il cumulo gratuito dei contributi versati da chi ha avuto una carriera discontinua e per questo motivo ha effettuato versamenti in diverse casse previdenziali. Oggi questi lavoratori si trovano davanti alla prospettiva di non poter ottenere il pensionamento, a meno di versare pesanti oneri per poter conseguire la ricongiunzione.

Previdenza ed incontro tra Governo e sindacati: individuare il giusto percorso

Per capire come evolverà la situazione non resta che attendere l'esito dell'incontro tra esecutivo e parti sociali. "Ci auguriamo che il tavolo politico, alla presenza dei segretari generali dei sindacati Camusso, Furlan e Barbagallo che si confronteranno con Poletti e Nannicini, individui il giusto percorso di metodo e di contenuto: sarebbe un bel segnale per il Paese" ha ribaditol'esponente democratico, ricordando cosìchela discussione sulla riforma previdenziale abbia la necessità di arrivare ad una conclusione in grado di rispondere alle richieste di correzione della riforma avviata dal Governo Monti da parte di lavoratori e pensionati.

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