Le novità sulle pensioni di oggi 4 agosto riguardano una serie di questioni che, rimaste in sospeso, dovrebbero trovare la loro soluzione all'interno della riforma che il governo Renzi dovrebbe inserire all'interno della legge di bilancio (nome nuovo per la legge di stabilità). L'intervento più importante è stata indubbiamente quello di Susanna Camusso, la quale si è detta poco convinta dell'idea stessa del prestito: non è chiaro se si tratti semplicemente  di pre-tattica per il prossimo incontro o di un vero e proprio messaggio diretto a Poletti e Nannicini.

Novità arrivano anche sul fronte degli esodati – si moltiplicano gli interventi a favore dell'ottava salvaguardia – e a partire da un importante intervento di Maurizio Sacconi che ha discusso della necessità di non abbandonare il ceto medio, che rischia un impoverimento deciso in vecchiaia.

La Camusso fa saltare il banco? Novità pensioni oggi 4 agosto

Le ultime novità sulle Pensioni parlano soprattutto di un intervento della Camusso che farà discutere. Fino a questo punto, infatti, si era mostrata piuttosto conciliante e gli incontri con il governo si erano svolti in un clima di serenità. Durante il programma televisivo 'Agorà estate', però, il segretario della Cgil ha attaccato lo schema stesso della riforma pensioni APE: non è accettabile, infatti, che un lavoratore si auto-presti (dunque, si faccia un auto-prestito) che poi dovrà rimborsare con interessi a partire da soldi che egli stesso ha versato e che gli appartengono.

Il motivo per cui il governo Renzi ha pensato questa soluzione è che non si vuole affrontare il vero problema e cioè il fatto che ai lavoratori non è concesso di andare in pensione quando vogliono a partire dai contributi che hanno versato. La posizione politica della Camusso, comunque, rischia di far saltare il tavolo delle trattative.

Esodati news e ultime novità pensioni oggi 4 agosto

Le ultime novità sulle pensioni sembrano indicare come la vertenza degli esodati, i quali chiedono l'ottava e definitiva salvaguardia, possa giungere finalmente a risoluzione. Ad intervenire è stato il 'solito' Damiano, che ha sottolineato come questo provvedimento sia a costo zero in quanto verrebbe finanziato con quanto avanzato dalle precedenti salvaguardie e con i soldi rimasti nel 'Fondo Esodati'.

Cesare Damiano si chiede per l'ennesima volta perché il governo si rifiuti di attuare in tempi brevi una misura per nulla dispendiosa e di giustizia sociale. Anche Proietti della Uil è intervenuto in merito, appoggiando di fatto la posizione di Damiano e lodandone il lavoro in Parlamento: anche per il sindacalista, non vi potrà essere una riforma delle pensioni senza una soluzione per quella che deve essere considerata l'iniquità più grande della legge Fornero. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.