Le ultime novità pensioni di oggi 19 settembre riguardano soprattutto la questione dell'ipotesi del bonus per le Pensioni minime: al centro della riflessione si trovano i dati diffusi da Adnkronos per quanto concerne i possibili destinatari della riforma. Nel frattempo, tornano a farsi sentire le categorie 'particolari' degli esodati e dei lavoratori precoci: per quanto riguarda i primi, c'è stato un ennesimo rinvio della discussione della proposta di Cesare Damiano e per quanto concerne i secondi si discute della possibilità o meno che un intervento arrivi in quella che, nelle settimane scorse, è stata definita come la 'prima fase' della riforma pensioni.

Insomma, per il momento sembra essere assodato soltanto l'anticipo APE, il quale, comunque, divide i sindacati.

I dati sul bonus minime e le novità pensioni di oggi, 19 settembre

Le ultime novità sulle pensioni parlano soprattutto del possibile intervento sulle minime e dei dati in percentuali di coloro che potrebbero ricevere il beneficio. Al momento, sono circa 6,5 milioni i pensionati italiani che percepiscono meno di 1000 euro al mese: 4,2 milioni sono donne e 2,3 milioni sono uomini – il che fa riflettere sulle differenze contributive di genere tra uomini e donne. Di questi 6,5 milioni di pensionati, il 9,9% percepisce meno di 250 euro mensili, il 21,1% si trova nella fascia compresa tra 250 e 500 euro mensili, il 40,9% tra i 500 e i 750 euro e il 28% tra i 750 e i 1000 euro mensili.

La mossa del governo Renzi dovrebbe essere pensata in maniera da creare scalini di reddito e dunque una differenziazione nel bonus: chi ha un assegno più basso riceverebbe un bonus maggiore. Secondo Pallanti del Cupla si tratterebbe di una misura di riforma pensioni da preferire a quella dell'estensione della no-tax area e che aiuterebbe realmente le famiglie.

Esodati, lavoratori precoci e le novità pensioni ad oggi, 19 settembre

Ma le polemiche sulla riforma pensioni del governo Renzi da inserire nella legge di stabilità non si placano. Se il dispositivo APE sembra non piacere ed essere a rischio flop per una percentuale troppo alta nelle penalizzazioni, è anche vero che Cesare Damiano sta insistendo su altre due questioni da risolvere: gli esodati e i lavoratori precoci.

Per i primi, c'è stato già l'ennesimo rinvio della discussione sull'ottava salvaguardia e il Presidente della Commissione Lavoro spinge affinché venga finalmente approvata. Il problema riguarda il nodo 'risorse'. Medesima questione anche per i lavoratori precoci: la misura in loro favore sembra essere considerata troppo 'salata' per le casse dello Stato, ma Cesare Damiano sottolinea come non si possa parlare di vera riforma pensioni se non si risolve la questione di chi ha iniziato a lavorare in giovanissima età. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.