Le deleghe contenute all'interno dell'ormai famoso comma 181 della Legge 107/15, licenziate sabato scorso durante i lavori del Consiglio dei Ministri sono in totale 9, ma solo 8 di queste hanno ottenuto il primo via libera. In questo articolo ci soffermeremo sulla questione del sistema d'istruzione 0 - 6 anni, di cui il comma 181, lettera e) dell'attuale riforma scolastica ne delinea le principali novità per il prossimo anno scolastico.
La novità più importante: titolo di laurea (anche triennale) per le maestre
La principale novità, a partire dal prossimo anno scolastico, sarà costituita dall'obbligatorietà del titolo di laurea, almeno triennale, che le maestre dovranno possedere per svolgere questo delicatissimo incarico professionale. Sinora il titolo universitario era richiesto solo per il personale educativo e solo dai tre anni in poi. Adesso, se non dovessero apportarsi ulteriori modifiche al decreto attuativo così come è stato approvato in sede di CdM, il titolo universitario sarà necessario ed obbligatorio per l'accesso al ruolo di insegnante della Scuola dell'infanzia.
Un nuovo sistema integrato per la scuola dell’infanzia: finanziamenti annuali anche per gli Enti locali
La delega in oggetto richiamata nell’art. 1, comma 181, lettera e) della Legge 107/2015 istituisce per la prima volta in assoluto un vero e proprio sistema integrato di istruzione educativa, il quale andrà dalla nascita fino ai 6 di età dell’alunno. Questo sistema, se le commissioni non dovessero apportare modifiche, prevede l’estensione progressiva di appositi servizi educativi dell’infanzia, spalmati su tutto il territorio nazionale. In buona sostanza la riforma prevede alcune modifiche sostanziali riferite all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, in particolare:
- la generalizzazione della scuola dell’infanzia;
- la qualificazione universitaria e la formazione continua del personale dei servizi educativi, ovvero la laurea delle maestre e del personale educativo sin dal primo anno;
- riguarderà “gli standard strutturali, organizzativi e qualitativi dei servizi educativi per l'infanzia e della scuola dell'infanzia, diversificati in base alla tipologia, all'età dei bambini e agli orari di servizio, prevedendo tempi di compresenza del personale dei servizi educativi per l'infanzia e dei docenti di scuola dell'infanzia”; aspetti, questi, riconducibili al regolamento contenuto nel decreto del Ministro dell'istruzione, dell’università e della ricerca n. 254 del 16 novembre 2012 che integrerà in toto tale norma.
Un’altra novità riguarderà l’istituzione di un fondo annuale pari a 229 milioni di euro da destinare agli Enti locali, proprietari dei locali per il funzionamento degli stessi e per il funzionamento e la manutenzione delle infrastrutture in essi presenti.
'Poli per l’infanzia': l’Inail principale finanziatore dell’iniziativa
Sarà promossa, infine, la formazione dei cosiddetti ‘poli per l’infanzia’ per bambini fino a 6 anni, i quali serviranno a potenziare la ricettività dei servizi e a sostenere la continuità del percorso educativo e scolastico, iniziato e da continuare; tale iniziativa sarà finanziata attraverso fondi dell'Inail, predisposti a tale scopo per una somma complessiva di 150 milioni di euro.
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