Le ultime novità al 4 gennaio 2017 sulle pensioni ed in particolare sui precoci giungono da alcune osservazioni che gli stessi lavoratori stanno avanzando sulla loro pagina ufficiale facebook a partire da quanto viene letto su diverse testate giornalistiche che analizzano i pro ed i contro della Quota 41 così come approvata dalla LdB2017. Vediamo i dettagli e le informazioni necessarie a sedare alcuni dubbi emersi.
Ultime novità pensioni precoci 2017 al 4 gennaio: che succede se non bastano le risorse?
Uno dei dubbi amletici dei lavoratori precoci, che stanno emergendo sempre con più frequenza sulla pagina facebook 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' concerne la reale possibilità di accedere alla quota 41, quanti potranno effettivamente poter usufruire del beneficio concesso dal Governo dal 1 maggio 2017? Diversi lavoratori, fanno presente su Facebook che hanno iniziato a confrontarsi col patronato per poter fare richiesta di pensione anticipata, gli impiegati hanno in primo luogo fatto presente che ovviamente fino a quando non vi saranno i decreti attuativi, che dovrebbero essere firmati entro marzo, e la pubblicazione in gazzetta ufficiale della legge, non sarà possibile fare richiesta di pensione con quota 41 e poi che molte sono già le persone che si stanno informando.
Da qui l'ansia dei precoci che temono che le risorse possano non bastare per tutti, cosa capiterà nel caso i fondi, 360 milioni per il 2017, non fossero effettivamente sufficienti?
L’anticipo delle Pensioni ai precoci in condizioni disagiate concesso dallo Stato dovrà effettivamente rispettare i limiti di spesa previsti nella manovra, limiti che sono pari a: 360 milioni per il 2017, 550 milioni per il 2018, 570 milioni per il 2019 e 590 milioni a partire dal 2020. Qualora i fondi stanziati per la quota 41 dovessero rivelarsi insufficienti, la decorrenza delle pensioni, si legge, slitterà in avanti fino a far rientrare i costi nel budget. Lo scopo resta quello di concedere il beneficio, che non sarà universale come richiesto dai precoci, almeno al maggior numero di persone possibile.
Altro dubbio concerne la buonauscita, entro quanto si otterrà usufruendo della quota 41?
Pensioni precoci, novità: la buonauscita sarà liquidata in anticipo insieme alla Q41?
Molti lavoratori si domandano inoltre se otterranno anche la buonauscita insieme alla pensione anticipata, o se toccherà loro attendere i requisiti della Fornero per poterla ottenere. Leggendo sulle testate che si occupano del pensionamento anticipato dei precoci si scopre effettivamente che il dubbio è più che legittimo, in quanto, i lavoratori pubblici non otterranno subito l'anticipo del trattamento di fine rapporto. La riduzione del requisito contributivo unico non comporta, si legge, un analogo anticipo del Tfr o di fine servizio (Tfs).
Sintetizzando, dunque, i lavoratori precoci che potranno accedere alla pensione anticipata con la quota 41 dal 1 maggio 2017, in quanto rientranti tra le categorie considerate maggiormente disagiate dal Governo, riceveranno la loro buonuscita dopo un anno e 10 mesi se uomini e dopo 10 mesi se donne. Vi è poi un lavoratore che annuncia, su Facebook l'ennesima beffa ai danni dei precoci, da parte della sua azienda, per quanti ambivano alla quota 41, ma non essendo disagiati non rientreranno ancora nella riforma pensioni 2017. La stessa azienda pare concedere i prepensionamenti ma non ai precoci, ecco il caso/beffa.
Precoci ed ennesima beffa: pre pensionamenti solo a chi a più di 60 anni?
Paolo Serao, un lavoratore precoce, scrive ironicamente sulla pagina ufficiale Facebook del gruppo, rivolgendosi ai suoi compagni di 'sventura' tagliati fuori dalla LdB2017: sapete quale è il lato positivo di essere un precoce? "Ho 42 anni di lavoro 57 e 7 mesi di età, e la mia azienda chiama per prepensionamento dipendenti ai quali mancano 2/3 per raggiungere l'età pensionabile ma con più di 60 anni di età" io? sono troppo giovane, felice di aver iniziato a 15 anni!