Le ultimissime novità al 2 gennaio 2017 sulle pensioni precoci e sull'opzione donna riguardano da un lato i bilanci di fine anno, i lavoratori si sono confrontati sul web su quanto ottenuto nella Legge di Bilancio appena varata, e su quanto, invece, sperano di ottenere nel nuovo anno 2017. I dettagli e le impressioni dei lavoratori.
Novità pensioni precoci, chi potrà andare in pensione da maggio 2017?
Col decreto mille proroghe nulla è cambiato per i lavoratori precoci e per la loro richiesta di quota 41 per tutti, ormai definitivamente tramontata almeno per il 2017.
Dal prossimo maggio potranno, infatti, accedere alla pensione solo 25.000 lavoratori precoci sui circa 80.000 che ambivano all'uscita anticipata grazie alla riforma Pensioni 2017 ed alla Q41. Il termine precoci è tornato ormai al centro della scena politica, ma molti sono stati i paletti imposti per la concessione della quota 41, certamente ad avere inciso sono state le scarse risorse finanziarie a disposizione per il comprato previdenziale. Per fare un sunto, potranno accedere alla pensione con il beneficio della quota 41 solo quanti hanno situazioni più disagiate. Nello specifico:
- Disoccupati che hanno concluso la Naspi e sono dunque privi di ammortizzatori sociali da almeno 3 mesi al momento della domanda di pensione
- Gli invalidi che hanno una riduzione accertata della capacità lavorativa almeno pari al 74%
- Lavoratori che assistono parenti conviventi di primo grado, coniuge e figli, beneficiando da almeno 6 mesi dei permessi previsti dalla legge 104
- Lavoratori impiegati in attività usuranti o da 6 anni consecutivi negli 11 mestieri definiti gravosi dal Governo, tra questi: professioni infermieristiche e ostetriche che lavorano su turni, maestre d’asilo nido o dell'infanzia; coloro che assistono per professione persone con disabilità; facchini; addetti allo spostamento delle merci; guidatori di mezzi pesanti, raccoglitori e separatori di rifiuti, personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia; guidatori di gru e di macchinari mobili per la perforazione delle costruzioni; autisti di treni e personale viaggiante; lavoratori nella concia e pellicce, operai dell’industria estrattiva e dell'edilizia.
Purtroppo non è venuta meno l'aspettativa di vita che inciderà anche sulla quota 41, dal 2019, con aggiornamento biennale, vi sarà all'incirca un aumento pari a 4 mesi nel 2019 e di altri 3 nel 2021.
Sono invece sospese definitivamente dal 2018 le penalizzazioni per i precoci che accederanno, avendo maturato i requisiti contributivi sanciti dalla Legge Fornero, ma che hanno meno di 62 anni. Per loro la quiescenza sarà piena. I lavoratori precoci, sebbene, contenti delle prime battaglie vinte e del termine tornato alla ribalta sui tavoli politici, non intendono abbandonare il loro obiettivo, di quota 41 per tutti senza se e ma.
Su Facebook tra i messaggi di auguri per il 2017 già i primi indizi sulle prossime mosse, i lavoratori, ormai organizzati nei vari comitati regionali, proseguiranno nel nuovo anno per ottenere un ampliamento di platea e confidando di ottenere la pensione anticipata dopo 41 anni di contributi per tutti. Anche le donne, iscritte, ai vari gruppi facebook, non intendono rinunciare all'opzione donna ed al miglioramento della LdB2017, i dettagli.
Opzione donna, novità al 2/1/2017: si lotta per ottenere cumulo gratuito ed eventuale proroga
Le lavoratrici iscritte al gruppo 'opzione donna ultimo trimestre 57-58' possono dirsi soddisfatte di quanto raggiunto in LdB 2017, finalmente anche le donne del IV trimestre, con 35 anni di contributi, potranno accedere all'opzione donna e avere la certezza della cristallizzazione del loro beneficio, usufruibile anche in futuro. A 'bocca asciutta' per ora sia quante ambivano al cumulo gratuito dei contributi per poter raggranellare i 35 anni di contributi versati in casse previdenziali differenti, sia quante ambivano alla proroga oltre il 2016. La lotta continuerà anche nel 2017 specie per ottenere il cumulo.