Le ultimissime novità sulla riforma pensioni 2017 e sui precoci al 13 febbraio giungono da un'intervista rilasciata da Giuliano Poletti sul corriere della Sera. Il Ministro del lavoro intervistato sulle possibili modifiche alla riforma Pensioni 2017 varata in Legge di Bilancio, dice la sua, lasciando poco spazio ai dubbi dei lavoratori. I decreti attuativi, altro non faranno che confermare le misure già varate, come la Quota 41 limitata ai precoci disagiati, non vi sarà spazio, sembra leggersi tra le righe, per ulteriori modifiche.

Ancora una volta i lavoratori precoci rimarranno delusi dal prossimo incontro tra Governo e Sindacati, che si terrà il 21/2? La Camusso dal canto suo, a margine della Manifestazione tenutasi sabato scorso, si è però schierata apertamente pro lavoratori precoci, assicurando tutto il suo appoggio per la quota 41 e per misure che possano agevolare i giovani nel raggiungimento della pensione . In dettaglio le ultime novità.

Pensioni precoci e anticipate 2017, Camusso vs Poletti: ancora molto da fare

Importantissimo l'incontro che si terrà il prossimo 21 febbraio tra Poletti e le tre sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil, da lui convocate, nel corso del tavolo si parlerà anche della calendarizzazione della fase 2 del programma di Governo.

Fase molto attesa dai lavoratori, specie dai precoci, in quanto resta alta l'ambizione di sensibilizzare il Governo Gentiloni al fine di portare a casa la quota 41 per tutti. La Camusso al termine della Manifestazione tenutasi sabato in cui si è parlato dei referendum promossi dalla Cgil, ha promesso ai lavoratori di non fare alcuno sconto al Governo nel corso della fase 2 e di essere al loro fianco. In ambito previdenziale, ha detto la leader della Cgil, ancora molto si deve fare, ci si deve concentrare sul ricambio generazione. Via libera dunque ad esempio alla flessibilità in uscita come richiesta dai lavoratori precoci, e sulla pensione per i giovani. Senza la creazione di nuovi posti di lavoro, difficile poter pensare al raggiungimento in futuro della pensione da parte delle giovani generazioni.

Dello stesso pensiero Poletti che, nel corso dell'intervista al Corriere, ha parlato dell'importanza del turnover e delle nuove misure sin qui varate. Difficile, però, ha ammesso, parlando ad esempio dell'ampiamento di platea per alcune categorie di lavoratori, che ciò possa avvenire nell'immediato: "Non possiamo modificare queste cose con un provvedimento applicativo".

Novità riforma pensioni 2017 e quota 41, Poletti risponde sulla quota 41

Il Giornalista Enrico Marro ha chiesto a Poletti, citando un quesito posto da un lavoratore precoce, come mai il Governo non abbia fondi per i lavoratori che hanno 41 anni di contributi alle spalle, ma ne abbia trovati per mandare in pensione 7 anni prima i bancari. Poletti, dal canto suo, ha risposto che il Governo ha in realtà già fatto "un’operazione larga, inclusiva".

Oltre all'Ape, ha precisato il ministro, vi è anche l'uscita anticipata con quota 41 per alcuni precoci, il cumulo gratuito, la 14esima, la no tax area. I precoci restano assolutamente insoddisfatti da tale risposta visto che a loro avviso dopo 41 anni di contributi tutti avrebbero diritto alla pensione, indipendentemente dall'età anagrafica e dall'appartenenza ad alcune categorie. Dopo 41 anni di lavoro, sostengono all'unisono, si è tutti ugualmente usurati. Riuscirà il Governo a comprendere questo? Il 21 febbraio sarà una data utile per riaprire il confronto e puntare verso una Fase 2 maggiormente inclusiva o ormai il dado è tratto?