La riforma Madia del Pubblico Impiego, mette alle strette in particolar modo i dipendenti statali, attraverso l’ausilio di nuove regole e provvedimenti disciplinari. La nuova riforma, in arrivo a fine febbraio, riguarderà anche i controlli delle visite fiscali di tutti i dipendenti in malattia dell'impiego pubblico e privato e andrà a ridefinirli, attraverso una serie di decreti, volti a correggere e cambiare drasticamente l’iter attuale dei controlli fiscali.
Visite fiscali dei dipendenti in malattia: come cambieranno?
Le novità in arrivo sulle nuove disposizioni per il controllo dei dipendenti in malattia, prevedono il passaggio completo della gestione all’Inps. Infatti gli attuali controlli effettuati dalle Asl saranno messi da parte, e sarà prevista la creazione di un "polo unico della medicina fiscale" sia per i dipendenti dell’impiego pubblico che quello privato. Un drastico cambiamento inserito nel nuovo decreto legislativo previsto dal ministro Madia che dovrebbe essere reso attuativo per metà febbraio.
Le nuove fasce orarie delle visite fiscali di reperibilità per i dipendenti in malattia
Nuove fasce orarie di reperibilità e controlli a tappeto che, anche per gli impiegati del pubblico impiego in malattia, si baseranno su nuovi criteri informatici che saranno gestiti dall’Istituto di previdenza dell’Inps. Visite più mirate e fatte a ripetizione se il caso le renderà necessario. Da quanto si apprende dal nuovo decreto, infatti, cambieranno le frequenza delle visite fiscali e anche le fasce orarie attuali di reperibilità, coinvolgendo in queste nuove disposizioni anche i permessi legati alla Legge 104. Per quanto riguarda le fasce orarie di visita per i dipendenti del pubblico impiego le ore giornaliere di reperibilità saranno sette mentre nel privato saranno quattro.
Verrà variato anche l’iter per effettuare i controlli che, prevedono misure molto più restrittive, per i giorni prima e dopo il fine settimana allo scopo di impedire ai “furbetti del weekend” di continuare a godere di giorni di malattia immotivati e non pertinenti al loro effettivo stato di salute.