"Il provvedimento che permetterà ad alcune categorie di anticipare la pensione, superando i vincoli della Fornero, è finalmente pronto. La prima vera risposta ai pensionati dopo anni", lo ha annunciato il sottosegretario alla Presidenza Del Consiglio Maria Elena Boschi attraverso i social network.

Riforma pensioni, Boschi annuncia: 'I decreti sono pronti'

Tutto ciò lascia intuire che i decreti attuativi sull'Ape Social e sulla Quota 41 per i lavoratori precoci avrebbero ricevuto il vial libera dalla Corte dei Conti e sarebbero pronti per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Un altro passo fondamentale compiuto dal Governo Gentiloni per dare risposta a migliaia di pensionati rimasti penalizzati dalla vecchia normativa previdenziale.

Ancora atteso, invece, il decreto attuativo sull'ape volontario, che darebbe maggiori chiarimenti sul beneficio previsto dalla nuova Legge di Stabilità 2017 rivolto agli ultra 63enni con almeno 20 anni di contributi effettivamente versati, che per anticipare l'uscita dovranno far fronte ad un prestito ventennale da restituire nel momento in cui vengono raggiunti i requisiti per la pensione di vecchiaia.

Troppe le persone escluse dai benefici della riforma pensioni

Stando a quanto affermato dalla Boschi, luglio dovrebbe essere il mese in cui arriveranno le quattordicesime per i trattamenti minimi, altra misura fondamentale contenuta dalla nuova Legge di Bilancio. Nonostante ciò, le misure inerenti all'Ape Social e alla Quota 41 non risolverebbero definitivamente il problema legato alla previdenza visto che coinvolgono solo alcune particolari categorie di lavoratori lasciando esclusa la maggioranza di soggetti.

Per questo motivo, si continuerà a parlare di riforma delle Pensioni. Argomento che potrebbe essere ripreso anche a margine della cosiddetta Fase 2 dell'accordo firmato lo scorso autunno a Palazzo Chigi.

I precoci sono con Salvini

E non mancano le proposte al fine di estendere la misura per i precoci ad una platea più ampia di beneficiari. Sta facendo molto discutere, infatti, la proposta avanzata dal segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini, il quale prevede l'introduzione della Quota 100 che dovrebbe essere raggiunta mediante la maturazione di almeno 60 anni di età anagrafica accompagnati da 40 anni di contributi. Stando alla richiesta del leader del Carroccio, si potrebbe lasciare il lavoro anche con Quota 40, ovvero, dopo il raggiungimento di 40 anni di contributi indipendentemente dall'età anagrafica. Proposta che piace la maggioranza dei precoci che da alcuni mesi hanno iniziato la loro campagna di mobilitazioni al fine di ricevere una risposta esaustiva da parte dell'esecutivo.