Proprio in un momento in cui ogni speranza sembrava persa, i lavoratori appartenenti al settore agricolo hanno ricevuto una risposta positiva al loro problema. Difatti, l'Inps avrebbe provveduto a correggere seppure in via amministrativa alcuni paletti restrittivi contenuti nelle norme previdenziali che escludevano dai benefici i lavoratori agricoli.
Gli agricoli potranno beneficiare dell'Ape Sociale e della Quota 41
Come già tanti sanno, per usufruire dell'Ape Sociale e del meccanismo di Quota 41 occorre rientrare nelle categorie più economicamente svantaggiate individuate dalla nuova Legge di Stabilità. Una di queste, infatti, sarebbe quella dei disoccupati che hanno esaurito l'intera durata degli ammortizzatori sociali da almeno tre mesi. Requisito difficile da raggiungere per i lavoratori agricoli visto che, percepiscono l'indennità di disoccupazione l'anno successivo alla data di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo.
E' questo il motivo principale che esclude la maggior parte dei lavoratori agricoli che, nonostante si trovano in possesso dei requisiti necessari per usufruire dell'ape Social non hanno la possibilità di beneficiare della nuova misura in via sperimentale. Rimane fondamentale ricordare che, per accedere all'Ape Sociale occorrerebbe la maturazione di almeno 63 anni di età anagrafica accompagnati da almeno 30 anni di contributi e, inoltre, trattandosi di una misura a scopo assistenziale non sarà compatibile con altre forme di prestazioni a sostegno del reddito. Per richiedere la Quota 41, invece, il lavoratore dovrà maturare almeno 41 anni di contributi e avrà diritto di accesso alla misura a condizione di aver iniziato a lavorare almeno 12 mesi prima del compimento del 19 esimo anno di età anagrafica.
L'Inps corregge le due circolari
Buone notizie, quindi, per i lavoratori agricoli che finalmente avranno la possibilità di accedere al pensionamento anticipato senza dover affrontare i paletti restrittivi contenuti nella manovra. L'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, infatti, avrebbe corretto seppure parzialmente le circolari n. 99 e 100. Anche il Governo Gentiloni aveva provato ad apporre le modifiche in sede d'esame dei decreti attuativi sull'Ape Social e sulla Quota 41 al Consiglio di Stato ma è stato sin da subito fermato dai giudici di Palazzo Spada che avrebbero espresso parere negativo a causa della mancanza di una norma che disciplinasse la questione delicata degli agricoli.