Le ultime notizie all'11 luglio 2017 sulle pensioni anticipate ed in particolare sulla gradualità dell'età, sui precoci e sull'Ape sociale giungono dall'ex ministro Fornero e dall'onorevole Cesare Damiano. La prima ha ribadito, nel corso di un'intervista rilasciata ad Agorà Estate, l'importanza della sua legge entrata in vigore nel 2011, sebbene questa, afferma obiettivamente, possa aver "pesato" in parte sui cittadini. Mentre il Presidente della Commissione Lavoro ha fatto presente in una nota che oggi presso la sala stampa della Camera vi sarà una conferenza dei presidenti delle commissioni Lavoro di Camera e Senato.
Cesare Damiano e Maurizio Sacconi chiederanno al Governo e al Parlamento di impegnarsi al fine di rinviare strutturalmente l’adeguamento dell’età di pensione all’aspettativa di vita. Le novità ad oggi 11 luglio 2017:
Pensioni precoci e Ape sociale: parla la Fornero
Elsa Fornero intervistata il 10 luglio negli studi di Agorà Estate su Rai Tre è tornata a difendere la sua riforma, ribadendo che all'epoca dell'entrata in vigore, la legge Monti-Fornero salvò l'Italia dal collasso sicuro. Certamente le misure approvate dal Governo Gentiloni per garantire la flessibilità in uscita vanno in direzione di una modifica parziale alla Riforma Fornero e hanno anche l'obiettivo di salvaguardare i lavoratori, che riusciranno ad accedere all'Ape sociale e alla quota 41, da ulteriori aumenti di età previsti dal 2019 e su cui tanto si sta discutendo in questi giorni.
Con le prossime uscite pensionistiche, tra due anni, si potrebbe avere uno scenario di questo tipo: pensione di vecchiaia a 67 anni e pensione anticipata a 64 anni.
Tema allo studio del Governo Gentiloni
Il tema molto sentito dai cittadini è oggi allo studio del Governo grazie all'intervento di Cesare Damiano. La Fornero intervenuta su Rai Tre, riferendosi anche all'Ape sociale e alla Quota 41 per i precoci, ha fatto presente che la riforma potrebbe essere oggi leggermente modificata e che all'epoca non vi è stato tempo per pensare ad una sorta di misure di flessibilità in uscita.
Ma resta comunque ferma su un aspetto: chi vuole accedere alla pensione anticipata pur non avendo i requisiti necessari, di salute o di disoccupazione, e sia ancora in condizioni di poter lavorare allora è giusto che "se la paghi". Sebbene ad oggi vi sia una vera e propria gara al pensionamento anticipato, le istanze presentate per Ape sociale e Quota 41 lavoratori precoci, sono già 51 mila, molto si deve ancora fare secondo Damiano.
Pensioni anticipate, interviene Damiano su aspettativa di vita
È necessario, asserisce il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano in una nota stampa, che si ragioni sull'aspettativa di vita e si blocchi il meccanismo della gradualità dell'età, che altrimenti la porterebbe a 67 anni a partire dal 2019. Questo tema, precisano Sacconi e Damiano, è davvero molto sentito dai cittadini poiché genera una rincorsa alla pensione e incide pesantemente sulle loro vite. È necessario trovare una soluzione fermi restando gli obiettivi di sostenibilità nel lungo periodo, quel che è certo affermano i due presidenti di Camera e Senato, è che occorrerebbe un po’ di buon senso affinché la società torni ad avere fiducia nel sistema previdenziale, e ad averne siano soprattutto i giovani. Cosa ne pensate di questa iniziativa di Damiano e Sacconi? E delle parole della Fornero?