La nota di aggiornamento del Def ha già avuto nei giorni scorsi il via libera dal Consiglio dei Ministri presieduto dal premier Paolo Gentiloni, ma non è stato ancora convocato il nuovo incontro nell'ambito del tavolo di confronto sulla fase due della riforma Pensioni. Ad annunciare che la prossima riunione tra l'esecutivo e le parti sociali sulla questione previdenziale si sarebbe svolta subito dopo il varo della nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza era stato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti.

Pensioni, la Cgil incalza il Governo Gentiloni sul tavolo di confronto

Ma ancora nessuna convocazione è arrivata ai sindacati, tanto che ieri il leader della Cgil, Susanna Camusso, ha sollecitato il governo a fissare una data al più presto possibile visto che è ormai alle porte la discussione parlamentare sulla legge di Bilancio 2018. "Il ministro Poletti - ha dichiarato il segretario generale della Cgil - si è impegnato a convocarci per fare il punto sulle pensioni. Speriamo - ha aggiunto secondo quanto riporta LaPresse - che avvenga rapidamente". Una situazione che sembra complicarsi sempre di più quella sul confronto relativo alla seconda fase della riforma pensioni.

Non sembra facile che il governo e i sindacati possano concludere il tavolo siglando un'intesa, sono ancora molti i nodi da sciogliere, ma su alcuni punti importanti le posizioni restano molto distanti, a partire dall'aumento dell'età pensionabile su cui l'esecutivo intende andare avanti malgrado le polemiche e le "minacce" delle organizzazioni sindacali di dare vita a una mobilitazione.

I sindacati pronti alla mobilitazione contro l'aumento dell'età pensionabile

Si resta di capire ancora se il governo prorogherà il regime sperimentale di Opzione donna utilizzando i fondi del contatore per la pensione anticipata rosa e se estenderà la Quota 41 a tutti i lavoratori precoci e non solo a una parte, visto che con la legge di Bilancio 2017 è stata prevista solo per i lavoratori invalidi, che svolgono lavori gravosi o che assistono parenti ammalati.

Attesa ancora anche l'attivazione dell'Anticipo pensionistico volontario: il presidente del Consiglio ha già firmato il decreto attuativo ma ancora di fatto non è partita la misura per la pensione anticipata degli over 63 con la formula del prestito previdenziale erogato dalle banche e garantito dalle assicurazioni con il coordinamento dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale attualmente presieduto dall'economista bocconiano Tito Boeri.