Rivisitare la legge Fornero e creare nuove opportunità di lavoro peri giovani, i sindacati continuano a sollecitare al Governo Gentiloni con le diverse proposte relative alla seconda fase della riforma Pensioni. Fase due che però ha serie difficoltà a prendere il volo, ancora molto distanti le posizioni tra l'esecutivo e le parti sociali. "Cambiare le pensioni - esclamano all'unisono i sindacati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uil Pensionati Emilia Romagna - e dare lavoro ai giovani". L'occasione per rilanciare le proposte sulla previdenza è data da un incontro che si è svolto oggi a Bologna nella sede della Cisl.

Pensioni, sindacati uniti per la rivisitazione del sistema previdenziale

La riforma pensioni rimane in primo piano nell'agenda sindacale, i sindacati sono ancora in attesa di entrare nel merito della discussione sulle proposte nell'ambito del tavolo di confronto con il governo. Il nuovo incontro non è stato programmato, ma è probabile che si svolgerà già la prossima settimana se non questa, visto che il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti aveva preannunciato che a nuova riunione si sarebbe svolta dopo l'approvazione della nota di aggiornamento del Def che ha già avuto ieri il via libera dal Consiglio dei Ministri presieduto dal premier Paolo Gentiloni. "Le reazioni del Governo nell'ultima settimana - ha detto Domenico Proietti, della segreteria confederale Uil - non sono state proprio positive, ma il Governo - ha aggiunto - può e deve cambiare idea".

Diversamente dalla rassicurazioni e promesse dei mesi scorsi più prudenti le dichiarazioni che arrivano adesso dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e, soprattutto, dal ministero dell'Economia e delle Finanze diretto da Pier Carlo Padoan che nei giorni scorsi ha fatto sapere che non ci sono molti spazi di manovra per le pensioni in quanto il governo intende dare priorità ai contributi alle imprese per l'assunzione dei giovani.

Proietti della Uil: lavoro ai giovani, non esiste un problema di risorse

"Non esiste - secondo il dirigente sindacale - un problema di risorse". L'esecutivo la pensa diversamente, a ribadirlo dopo l'ok alla nota di aggiornamento del Documento di economia e finanze direttamente il premier Paolo Gentiloni. Il confronto continua, ma è chiaro che ci sono dei limiti, ha detto in buona sostanza il presidente del consiglio.

"La spesa per le pensioni in Italia - ha detto Proietti sollecitando interventi al governo - è a quota 11%, un punto in meno - ha spiegato - della Francia e mezzo punto in meno della Germania". Il timore dei sindacati è che l'esecutivo proceda nella direzione della legge Fornero, ovvero quella di "fare cassa sulle pensioni". "In questi anni - ha detto il segretario confederale della Uil - si è fatta una gigantesca operazione di cassa sulle pensioni. Non solo - ha sottolineato - con la legge Fornero ma anche dopo". Il sindacalista ricorda che diverse risorse erano state accantonate e mai utilizzate, come per esempio i fondi destinati alla salvaguardia esodati e non spesi. "Cinque miliardi di euro - ha detto Proietti - sono spariti.

Sono andati a coprire - ha spiegato l'esponente sindacale secondo quanto riporta l'Ansa - il deficit di bilancio, ma erano stati stanziati - ha ricordato - per la previdenza". La proposta è quella di recuperare queste risorse per la previdenza e procedere con un leggero abbassamento dell'età pensionabile anche per sbloccare il mercato del lavoro aprendo il turnover.