La crescente disoccupazione giovanile in Italia è anche frutto della riforma Pensioni targata Fornero varata nel 2011 dal Governo Monti appoggiato in Parlamento dalla maggioranza di larghe intese che andava dal Forza Italia di Silvio Berlusconi al Partito democratico all'ora guidato da Pierluigi Bersani. A non votarla fu la Lega nord di Matteo Salvini che ancora oggi continua a chiederne invano l'abolizione ma promette che se dovesse andare al governo la rottamerebbe subito.
Pensioni, sindacati all'attacco dl governo: fermi l'aumento dell'età pensionabile
Intanto, contro la legge Fornero che aumentò drasticamente l'età pensionabile e che prevede un ulteriore aumento per adeguarla alle aspettative di vita, si stanno battendo i sindacati impegnati in un confronto con l'esecutivo che però stenta a concludersi e a questo punto, nonostante le apparenti buone intenzioni, sembra difficile davvero che si possa giungere a un'intesa. Come dire, la speranza è l'ultima a morire. In ogni caso le parti sociali sono pronti alla mobilitazione, come hanno già più volte detto i leader di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. "In un Paese civile - ha dichiarato oggi il segretario generale dell'Ugl Paolo Capone secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Italpress - non è minimamente accettabile spremere ulteriormente i lavoratori continuando ad alzare l'età pensionistica".
Per tutti i sindacati i problema principale rimane quello dell'aumento dell'età per accedere al trattamento pensionistico. L'esecutivo ha già spiegato che intende andare avanti in questa direzione e sul punto sembra aver chiuso così a questione.
Ugl: ridurre l'età pensionabile per sbloccare turnover e dare occupazione ai giovani
Ma così non va per niente, secondo le organizzazioni sindacali che hanno accolto con delusione le ultime dichiarazioni del premier Paolo Gentiloni e del ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan i quali hanno spiegato che non ci sono i fondi per poter finanziare tutti gli interventi sulla previdenza ma che sostanzialmente si andrà avanti garantendo le coperture finanziare, in legge di Bilancio 2018, alle misure già attivate con la fase 1 della riforma pensioni, tra le quali ancora si attende l'Anticipo pensionistico volontario, che è già stato decretato dal presidente del Consiglio ma che in pratica non è stato ancora attivato.
"Siamo già - ha sottolineato il dirigente sindacale parlando dell'età pensionabile - i più alti d'Europa ed è - ha aggiunto - un ennesimo primato negativo". Oltre a tenere gli ultrasessantenni al lavoro, la legge Fornero, come ricorda oggi il sindacalista, continua a far crescere la disoccupazione giovanile, visto che di fatto blocca il turnover e quindi la possibilità di assumere giovani nelle aziende. "E' quindi necessario - ha detto Paolo Capone parlando della legge di Bilancio 2018 - mettere in atto una manovra che abbia una visione più ampia e mi riferisco - ha sottolineato - di pensare anche ai giovani".