"La spesa per le Pensioni in Italia è ampiamente sostenibile nel breve, nel medio e nel lungo periodo", lo ha detto il segretario confederale della Uil Domenico Proietti come si evince in una nota pubblicata nei giorni scorsi concentrandosi sulla flessibilità in uscita a favore di tutti quei lavoratori che nel 2012 hanno dovuto fare i conti con le rigide norme della Riforma Fornero. Mentre si continua a discutere sul probabile ritorno al meccanismo delle quote lanciato dal segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini e dal leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, infatti, si fa strada l'idea di una possibile riapertura della cosiddetta Fase 3 volta a ripristinare alcuni elementi essenziali per garantire una maggiore flessibilità in uscita.

Si tratta di una continuazione della Fase 2 dell'accordo siglato lo scorso autunno fra le tre sigle confederali Cgil, Cisl e Uil e il Governo Renzi basatosi su alcuni punti fondamentali come la previdenza complementare a favore delle giovani generazioni, l'ampliamento della categoria di beneficiari per l'accesso all'Ape Sociale e al meccanismo di Quota 41 e il riconoscimento dei lavori di cura e assistenza ai fini contributivi per le lavoratrici.

Proietti mira alla flessibilità in uscita

Secondo Proietti, infatti, sarebbe necessario introdurre la flessibilità in uscita a partire dai 63 anni rendendo più sicure le future pensioni a favore dei giovani ed eliminando le disparità tra uomini e donne.

Anche lui, sembrerebbe contrario alla cancellazione definitiva della Legge Fornero ma si sarebbe dimostrato favorevole al cambiamento di alcune norme considerate molto rigide e penalizzanti. Proietti, avrebbe anche ricordato che la spesa per le pensioni in Italia è pari all' 11 % rispetto al Pil perfettamente in media con gli altri Paesi dell'UE.

Probabile introduzione della Quota 100?

Intanto, secondo quanto affermato da "Today", si farebbe strada l'ipotesi di una probabile Governo affidato a Luigi Di Maio mentre i ministeri più importanti verrebbero lasciati a Salvini. Un'ipotesi che potrebbe diventare concreta nei prossimi giorni anche se, occorrerà attendere la risposta del leader della Lega sempre più convinto della possibilità di cancellare la Riforma Fornero e di introdurre la Quota 41 per tutti i lavoratori precoci e il meccanismo di Quota 100 raggiungibile con la somma dell'età anagrafica con gli anni di anzianità contributiva, ovvero dopo la maturazione di almeno 60 anni di età anagrafica accompagnati dai 40 anni di versamenti contributivi.