Come sempre dal mondo del lavoro arrivano sia notizie buone che notizie cattive. Proprio nel corso della giornata di ieri si è parlato delle pensioni: i lavoratori italiani hanno visto un aumento della categoria lavori usuranti ma il reddito di cittadinanza è diventato niente più che un lontano miraggio. Oggi, invece, il Ministero dell'Istruzione presenterà la circolare che arriva con cadenza annuale sulla ripartizione dell'organico. Proprio a questo proposito i docenti e il personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) delle superiori si dovranno preparare a ricevere una brutta notizia.
Ma questa non è l'unica novità riguardo la Legge di Bilancio, poiché decisioni importanti hanno riguardato anche i licei linguistici e i professori di geografia. Andiamo a vedere nel dettaglio la notizia.
Organici 2018/19: la batosta alle superiori
In uno scenario già precario nel mondo dell'Istruzione, scaturito dall'approvazione della Buona Scuola, un'altra brutta sorpresa travolge il mondo delle superiori. 1.000 posti, divisi fra docenti e personale ATA, saranno tagliati alle superiori, in favore di un potenziamento della scuola dell'infanzia. Il Ministero ha ritenuto opportuno potenziare l'organico della scuola dell'infanzia, in modo da ampliare l'offerta formativa di quest'ultima. Per quanto riguarda la materia 'geografia', arrivano brutte notizie per i concorrenti in possesso della laurea in Lettere e in Scienze, poiché non potranno insegnare Geografia negli Istituti Tecnici-Economici.
Novità non solo negative
Ma oltre al taglio di 1.000 posti alle superiori, c'è anche una notizia positiva: sono stati stanziati 150 milioni di euro per trasformare le cattedre in organico in cattedre stabili, in modo da eliminare la maggior parte dei docenti precari. Di questi 150 milioni di euro 50 milioni verranno usati nel 2018, mentre la restante somma entrerà a regime dal 2019.
Buone notizie anche per i Licei Musicali, poiché il TAR del Lazio è stato il primo ad approvare l'ora individuale di musica. Ma adesso rimane da aspettare la sentenza del MIUR (Ministero dell'Educazione dell'Università e della Ricerca), che dovrà decidere se accettare le decisioni del Lazio, oppure se dovrà rifiutarla e ricorrere al Consiglio di Stato.
Inoltre, il primo collaboratore del preside, con ogni probabilità potrà avere l'esonero dall'insegnamento. Non ci resta nient'altro se non aspettare nuove notizie dal campo del mondo del lavoro. A voi i commenti.