Negli ultimi giorni, le Corti d'Appello delle varie città Italiane stanno pubblicando i risultati delle tre prove scritte sostenute dagli aspiranti avvocati lo scorso dicembre, quando si sono ritrovati a dover redigere due pareri di diritto civile e penale e un atto di natura giudiziaria.
Sebbene non tutte le Corti d'Appello abbiano ancora reso noti i risultati, molte di esse lo hanno fatto e, purtroppo, il bilancio attuale non è molto positivo: nonostante in alcune città si siano raggiunte percentuali di promozione piuttosto alte, come è accaduto ad esempio a Firenze, dove la percentuale dei promossi si aggira intorno al 70%, in molte altre i risultati sono stati a dir poco disastrosi, come è successo a Napoli o a Caltanissetta, in cui le percentuali dei candidati ammessi alla prova orale sono state davvero bassissime.
Dunque, in attesa di ripetere l'esame il prossimo dicembre 2018, coloro che non hanno superato le prove scritte ma vogliono comunque dedicarsi ad un'attività che li tenga legati al mondo del diritto, possono frequentare il corso per diventare Mediatori Civili e Commerciali.
Requisiti per diventare Mediatore Civile e Commerciale
La legge 28/2010 prevede che gli avvocati abilitati assumano automaticamente anche la qualifica di Mediatori Civili.
Coloro che non hanno ancora ottenuto l'abilitazione, tuttavia, possono assumere il titolo di Mediatore attraverso la frequenza di un corso specifico, della durata non inferiore a 50 ore e di natura pratica e teorica.
Per poter aver accesso al corso, è necessario che il candidato sia in possesso di determinate caratteristiche:
- titolo di laurea o iscrizione ad un albo professionale;
- specifica formazione e specifico aggiornamento biennale;
- requisiti di onorabilità.
E' poi, ovviamente, necessaria anche una preparazione giuridica, che i laureati in legge sicuramente hanno, dato che spesso il Mediatore è chiamato a formulare una proposta di accordo che i contendenti dovranno scegliere se accettare o meno.
Come anticipato poco sopra, per diventare Mediatore sarà necessaria la frequenza ad un corso autorizzato dal Ministero e la partecipazione, in qualità di tirocinanti, ad almeno venti incontri di mediazione nell'arco di un biennio.
Una volta terminato il corso, il neomediatore potrà iscriversi in massimo cinque organismi di Mediazione, anch'essi riconosciuti e autorizzati dal Ministero.
Il ruolo del Mediatore Civile
Il Mediatore non è una figura associabile a quella del Giudice: infatti, sebbene una delle principali caratteristiche che egli deve avere è l'imparzialità, il Mediatore non è chiamato a giudicare, ma piuttosto a favorire la comunicazione tra due parti, relativamente ad una determinata controversia.
Lo scopo principale del Mediatore è far si che l'incontro si concluda, in termini relativamente brevi o comunque non superiori a 3 mesi, con un accordo che soddisfi gli interessi di entrambi i contendenti.
A prescindere dal raggiungimento di un accordo, tuttavia, l'istituto della mediazione è ormai fondamentale, in quanto, in numerose materie tassativamente previste dalla legge, l'espletamento di un tentativo di mediazione rappresenta condizione di procedibilità per poter andare in giudizio.