Oltre 50 mila domande di prepensionamento presentate in pochi giorni: è questo il risultato ottenuto dal Governo Lega-stellato che ha introdotto il pensionamento anticipato con il meccanismo della Quota 100 ovvero, a partire dai 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di versamenti contributivi.
Oltre 50 mila domande presentate
L'esecutivo, intanto, sta valutando tutti gli emendamenti presentati in Aula al Senato con le proposte di modifica al decreto 4/2019 prima della conversione definitiva in legge.
Il maxi decreto unico su quota 100 e reddito di cittadinanza, infatti, è stato già pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e si trova in esame al Parlamento dove sono state già avanzate circa 1.570 proposte di modifica giunte dalle varie forze politiche. Stando a quanto riporta "Today", sono state già presentate oltre 50 mila istanze di pensionamento con Quota 100, un grande successo ottenuto dall'esecutivo che ha come scopo il superamento definitivo della precedente Riforma Fornero.
Grande soddisfazione da parte dei parlamentari del Movimento 5 Stelle che si congratulano con il sistema delle quote per le 50 mila richieste raggiunte in pochi giorni.
Come il regime sperimentale donna, anche Quota 100 rappresenta un passo decisamente fondamentale per garantire ad una platea più ampia di beneficiari il pensionamento anticipato dopo il raggiungimento di almeno 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di versamenti contributivi.
Prossimo obiettivo è la Quota 41
Per il Governo Lega-stellato, il prossimo obiettivo è l'introduzione della Quota 41 che consiste nella possibilità di lasciare l'attività lavorativa a partire dai 41 anni di contribuzione effettiva indipendentemente dall'età anagrafica. Come ormai noto, Quota 100 è una misura in via sperimentale solo per un triennio mentre a partire dal 2021 si punterà all'uscita anticipata con 41 anni di contributi anche se con molta probabilità si procederà per gradi.
In primo luogo, si estenderà la possibilità soltanto ai lavoratori precoci che hanno iniziato a versare in contributi prima del compimento del 19esimo anno di età anagrafica: per il momento, possono anticipare l'uscita solo i precoci rientranti nelle categorie più economicamente svantaggiate quali, i disoccupati, i caregivers, gli invalidi al 74 % e gli addetti alle mansioni usuranti. Solo dopo, il Governo giallo-verde, provvederà ad estendere a tutte le categorie la possibilità di anticipare l'uscita al raggiungimento dei 41 anni di contribuzione al fine di superare definitivamente la Riforma Fornero; obiettivo condiviso sia da Lega che dal Movimento 5 Stelle.