Si continua a lavorare sulle misure tanto attese in materia previdenziale tuttora in esame al Senato per la conversione in legge definitiva. Dopo la pubblicazione del maxi decreto unico su Quota 100 e reddito di cittadinanza nella Gazzetta Ufficiale, infatti, il disegno di legge sta seguendo l'iter parlamentare e non sono esclusi alcuni correttivi sulle norme contenute nel cosiddetto decretone che potrebbero arrivare in settimana attraverso alcuni emendamenti.
Emendamenti in arrivo sul decretone
Stando a quanto riportato dal quotidiano "Il Messaggero", infatti, è atteso per martedì il vertice di maggioranza con lo scopo di giungere ad alcuni emendamenti volti a modificare alcuni punti che regolano le misure previdenziali come reddito di cittadinanza e quota 100.
Visti i tempi ristretti, però, il Governo giallo-verde non farà grosse modifiche anche se i punti da chiarire sono molti: dal Trattamento di Fine Servizio per i dipendenti della Pubblica Amministrazione, al riscatto degli anni di laurea per gli ultra 45 enni, al ruolo che andrebbero ad assumere i Comuni per la fruizione del Rei e ai compiti che, invece, saranno affidati ai centri per l'impiego.
Intanto, sono già partite le istanze per il prepensionamento con il meccanismo della Quota 100 e hanno raggiunto già oltre 35 mila unità. Quanto al cosiddetto reddito di cittadinanza voluto dal Movimento 5 Stelle, invece, le domande partiranno il 6 marzo e ad aprile sarà messa in moto la macchina dei centri per l'impiego oltre alle prime erogazioni del sussidio.
Nuovo emendamento in favore dei disabili
Sempre secondo quanto raccontato da "Il Messaggero", il Governo Conte sta studiando un apposito emendamento volto ad incentivare le imprese che assumeranno persone che fruiscono del reddito di cittadinanza oltre alla proposta di modifica avanzata dalla Lega riguardante i portatori di handicap e la destinazione di nuove risorse finanziarie per il reddito e la pensione di cittadinanza da erogare a favore dei disabili.
Dal cosiddetto reddito di cittadinanza, inoltre, verrebbero esclusi tutti coloro che non pagano i tributi locali come la Tari.
Alcune modifiche, potrebbero arrivare anche sul meccanismo della Quota 100 che mirano all'estensione della possibilità di riscattare gli anni di laurea per i lavoratori con più di 45 anni oltre all'innalzamento della soglia a 50 mila euro per l'anticipo del Trattamento di Fine Servizio a favore degli statali che opteranno per il pensionamento anticipato voluto dalla Lega che, stando a quanto previsto dal decretone, dovrà avvenire attraverso un prestito bancario con interessi a carico dello Stato.