Cominciano a trapelare maggiori dettagli sui prossimi concorsi annunciati dal Ministero della Giustizia per 16.500 funzionari con l’obiettivo di smaltire l’arretrato e velocizzare i tempi dei giudizi per realizzare uno dei piani di riforma del Recovery. Per ridurre del 50% la durata dei processi civili servirà infatti un team di nuove leve che faranno parte dell’'Ufficio del processo' per affiancare i giudici.

Saranno due i bandi di reclutamento, di cui uno è imminente e l'altro dovrebbe esser pubblicato più in là. Le assunzioni divise in due scaglioni saranno tutte a tempo determinato, della durata massima di 2 anni e 9 mesi per il primo scaglione e di 2 anni per il secondo scaglione.

Nel bando una sola prova scritta e l'attestazione dopo 36 mesi

Riguardo l'iter della selezione sarà prevista una selezione per titoli da svolgere su base distrettuale. Seguirà un'unica prova scritta che sarà digitale. Dunque dovrebbe trattarsi di una procedura veloce e semplificata che dia la graduatoria in 100 giorni.

Il personale poi permarrà nella sede di assegnazione per l'intera durata del contratto a tempo determinato. Fra i compiti che dovranno svolgere tali neoassunti c'è: l'esame e lo studio dei fascicoli processuali (redigendo delle schede riassuntive per ciascun procedimento), il supporto al magistrato nella verifica di completezza del fascicolo, la stesura di bozze di provvedimenti semplici, l'organizzazione delle udienze, dei fascicoli e del ruolo. Le mansioni da svolgere saranno molto simili a quelle di un cancelliere, dovendo gli stessi fare altresì ricerche giurisprudenziali e dottrinali.

Alla scadenza del contratto sarà rilasciato un attestato che costituirà un titolo di preferenza nei concorsi per l’assunzione di personale amministrativo, e titolo di accesso al concorso per magistrato ordinario, e alla magistratura onoraria.

Inoltre sarà prevista l'equiparazione ad un anno di tirocinio per l'accesso alla professione di notaio e di avvocato.

Assunzioni Giustizia per 16.500 laureati: quali i requisiti per accedere

Tale bando sarà aperto a quanti hanno conseguito una laurea giurisprudenza, economia e scienze politiche. Tali laureati saranno inquadrati come i profili corrispondenti all'area III, ovvero quelli di funzionari giudiziari. Tali bandi escluderanno i diplomati. Accanto al requisiti della laurea potrebbero valutarsi anche titoli ad essa affini come:

  • la votazione relativa al solo titolo di studio richiesto per l’accesso;
  • ulteriori titoli universitari o in ambiti disciplinari attinenti al profilo messo a concorso;
  • abilitazioni professionali;
  • il tirocinio dell’articolo 73 del Dl n. 69 /2013

Alla Corte di cassazione andranno 400 laureati. Per favorire la definizione dei processi pendenti al 31 dicembre 2019, la Giustizia amministrativa, invece, è autorizzata, a procedere all'immissione, sempre in due scaglioni, di un contingente di 326 unità di addetti all'Ufficio per il processo. Saranno reclutati poi altri 5.410 unità di personale amministrativo non dirigenziale, sempre per due anni, dal 1° novembre prossimo.