Lunedì 4 maggio la Camera dei Deputati si appresterà a dare il voto finale alla nuova legge elettorale, al tanto discusso Italicum. Nei giorni scorsi nel dibattito politico è stato l'argomento centrale, con l'opposizione che dai banchi di Montecitorio ha accusato il governo di dittatura, di eleggere un futuro Parlamento di "nominati"; attorno alla futura legge elettorale si stanno creando degli stereotipi, entriamo nei dettagli della legge

Premio alla lista

Il premio di maggioranza andrà alla lista che al primo turno raggiungerà almeno il 40% dei voti, in questo caso scatterà l'assegnazione di 340 seggi ai vincitori e i restanti 290 andranno alle opposizioni; se al primo turno nessuno dovesse raggiungere il 40% andranno al ballottaggio le due liste più votate, la vincente del secondo turno si aggiudicherà 327 seggi e i restanti 303 andranno all'opposizione; entreranno in Parlamento tutte le liste che avranno superato lo sbarramento nazionale del 3%.

Dove sta la dittatura in tutto questo? Da evidenziare che l'attuale maggioranza di governo ha numeri ben superiori (396) rispetto a quelli che avrà il governo che nascerà con l'Italicum. I vari interventi dei partiti di opposizione hanno evidenziato il "pericolo", c'è da precisare che premio alla lista non significa necessariamente premio ad un partito, ma si sa che probabilmente nasceranno singole liste con dentro più partiti. Ad esempio, non è lontana l'ipotesi che Lega Nord e Forza Italia potrebbero presentarsi con un'unica lista, come avveniva proprio con il tanto osannato collegio uninominale, quando ogni candidato era di una precisa coalizione, ma veniva presentato sotto un unico simbolo.

Nominati o eletti?

Un'altra accusa frequente nelle dichiarazioni degli oppositori è che l'Italicum eleggerà un futuro Parlamento di tutti nominati. Intanto c'è da precisare che attualmente tutti i deputati sono stati eletti con liste bloccate. Cosa prevede l'Italicum? Saranno disegnati 100 collegi, ogni lista avrà un capolista bloccato e gli altri candidati saranno eletti sulla base delle preferenze; ogni lista potrà presentare lo stesso capolista al massimo in 10 collegi. Andiamo quindi ad analizzare quanti saranno i "nominati" e quanti i parlamentari eletti con il sistema delle preferenze. Nel peggiore dei casi la lista vincente avrà eletti i 100 capilista e gli altri 227 (in caso di ballottaggio) con le preferenze, ipotizziamo che l'opposizione eleggerà soltanto capilista, gli eletti con le preferenze saranno 227.

Ipotizziamo ora il migliore dei casi, se ogni lista presentasse lo stesso capolista in 10 collegi diversi, ogni schieramento avrà soltanto 10 capilista su tutto il territorio nazionale. A causa dello sbarramento le liste che entreranno alla Camera dovrebbero essere più o meno 6, in questo caso i parlamentari "nominati" saranno soltanto 60 su 630. I partiti che tengono a cuore le preferenze potranno adottare benissimo quest'ultimo sistema, presentare soltanto 10 capilista e il resto degli eletti verrà deciso in base alle preferenze. A proposito, l'Italicum prevede la doppia preferenza di genere (donna-uomo).

Riepilogo Italicum

Premio di maggioranza (340 seggi) alla lista che raggiunge almeno il 40% dei voti al primo turno o premio di 327 seggi alla lista che vince l'eventuale ballottaggio (attuale maggioranza 396 seggi). Eletti con le preferenze: attualmente 0; con l'Italicum tra 227 e 570 (circa). Sbarramento per entrare alla Camera 3% nazionale. Doppia preferenza di genere.