Ormai ci siamo,  ci si appresta a vivere il week end conclusivo del Mondiale Moto GP 2015 sul circuito di Valencia in Spagna. L’incidente tra Rossi e Marquez, il 27 ottobre a Sepang tiene ancora banco e non solo nelle interviste degli attori protagonisti. Adesso si è passati ai ricorsi in tribunali, agli avvocati, alle infinite polemiche che hanno diviso l'opinione pubblica.

Questo Mondiale passerà alla storia più per le situazioni contingenti che per lo spettacolo delle gare e dei grandi protagonisti che sono in pista.

Rossi, colpevole o vittima?

Valentino è difeso a spada tratta dalla Yamaha, che poi è anche la casa costruttrice della moto di Lorenzo. Valentino è difeso dagli sponsor, lui che è una calamita naturale di interesse mediatico. A Sepang è stato vittima di un accordo non scritto tra i suoi avversari spagnoli, con Marquez che lo ha indispettito per tutti gli 8 giri prima dell’incidente. Per la stragrande maggioranza dei tifosi, osservatori ed appassionati, soprattutto nostrani, lui è la vittima, lo vogliono vedere soccombere nella corsa al titolo.

Obbiettivamente il dottore di colpe ne ha tante, per le terre ci è finito Marquez non lui. Riavvolgendo il nastro e rivedendo il video della corsa basta ascoltare il commento live di Guido Meda e Loris Capirossi, erano sconcertati, non avevano parole.

Alla ormai tristemente famosa curva 14 del circuito di Sepang, Valentino ha rallentato, ha allargato, ha guardato e riguardato Marquez ed ha voluto il contatto. Lo spagnolo ha cercato di rimanere in pista ma è andato contro la Yamaha di Rossi ed è caduto, nessun calcio da parte di Valentino, ma non è questo il punto. Lo ha dichiarato anche Rossi, “cercavo di far andare Marquez fuori pista per poi scappare”. Rossi è colpevole, la giusta penalizzazione doveva essere il passaggio ai box o la squalifica nella gara di Sepang, zero punti in classifica e meno 9 da Lorenzo a Valencia.

È andata bene, meglio partire ultimo, cercare la rimonta ed attendere le innumerevoli incognite che un GP su due ruote può nascondere, consci che lo 0-0 dà il titolo a Rossi.

Spagnoli uniti contro il dottore?

Per l’opinione pubblica (almeno la gran gran parte), gli spagnoli hanno fatto cartello, si sono uniti contro Rossi. Marquez, effettivamente, ha corso per infastidire Rossi, ma la gara prima in Australia aveva fatto lo stesso senza esagerazioni, apparenti, tanto è vero che poi ha vinto la gara davanti a Lorenzo. La conferenza stampa di Rossi, il giovedì in Malesia, quando ha pubblicamente accusato Marquez, ne ha scatenato l’impulso vendicativo portandolo all’estremo. Marquez ha sbagliato, doveva andare via, perché forse ne aveva più di Rossi, doveva arrivare terzo o al massimo secondo visto che Pedrosa era inarrivabile.

Rossi sarebbe finito giù dal podio con il mondiale ancora più aperto e con 4 punti di vantaggio su Lorenzo. A Valencia sarebbe stata la gara del secolo mentre adesso adesso tutto è stato rovinato. Lorenzo ha la colpa di essere in lotta con Valentino per il titolo, ha la colpa di aver commentato a caldo la sentenza inflitta a Rossi ed adesso ha anche quella di aver presentato una memoria difensiva al Tas, tanto da indispettire la Yamaha. Ma cosa avrebbe dovuto fare Jorge sentendo accostare il suo nome ad uno scontro in pista tra altri due piloti? Vedremo domenica come finirà, i complottisti credono che gli spagnoli trameranno qualcosa, altri pensano che la Yamaha darà una mano a Rossi penalizzando Jorge, ma comunque vada a finire ha perso lo sport.