Studiare, in linea di massima, non è mai stata la cosa più amata dagli studenti che devono affrontare le interrogazioni, gli esami di maturità e gli esami universitari ma, oggi, le distrazioni sono aumentate e rendono questo compito ancora più arduo e superficiale. Esaminiamo, in questo articolo, alcune delle abitudini più scorrette degli studenti italiani che rischiano di vanificare quelle iniziative, come il possibile bonus di 500 euro, orientate alla crescita personale e culturale.

La scrivania-Bar

La voglia di studiare non sempre emerge in tutta la sua impetuosità, perciò è meglio fare una pausa caffè per riprendere più carichi che mai: peccato che questa innocua pausa trasformerà la scrivania in uno "dei peggior Bar di Caracas", giusto per riprendere un famoso spot che pubblicizzava un noto Rum. Carte di merendine, con annesse briciole, vanno a ricoprire i libri e le dispense, distesi a tovaglietta e, se si è studenti universitari fuori sede, lontani dagli sguardi salutari dei propri genitori, qualsiasi oggetto concavo a portata di mano diventa un posacenere di fortuna.

Completa l'ambiente, poco consono allo studio, una TV accesa che passa programmi improbabili ed un sottofondo musicale di musica heavy metal.

I centralinisti

Altra distrazione dello studente italiano è sicuramente il tanto amato/odiato smartphone. I milioni di messaggi e le squillanti notifiche provenienti da Whatsapp, Telegram, Facebook, Twitter, Instagram etc. etc., non sono sicuramente il modo più corretto per studiare e rivivere, ad esempio, i fasti dell'Impero Romano. Gli studenti centralinisti sono all'opera non solo a casa ma anche durante le lezioni in aula, finché non vengono "sgamati" e richiamati pubblicamente dal docente di turno, attratto dal bagliore luminoso dello smartphone astutamente silenziato in aula.

Il centro estetico

Rientrano in questa cattiva abitudine, esercitata durante lo studio, soprattutto le studentesse. Si inizia col guardarsi le unghie e, notando una leggera sbavatura dello smalto sul mignolo sinistro, si passa a dare una bella riverniciata a tutte le dita. Tra un paragrafo e l'altro, ripetendo ad alta voce con i capelli tra le dita, si scorgono le orribili doppie punte: non possono essere mollate è meglio dare un taglio all'istante a costo di usare il taglierino in bellavista nel portapenne. Conclude questa fase di distrazione uno sguardo alla pancia e l'inevitabile corsa in bagno per effettuare la prova peso che attiverà una serie di paranoie incompatibili, senza dubbio, con la Critica della Ragion Pura di Kant.