Prima era un Superporcellum, male assoluto, legge studiata e scritta per farli fuori. Poi forse andava bene, ora piace, anzi non si deve cambiare. Queste sono state negli ultimi anni le posizioni del M5S sull'Italicum. La nuova legge elettorale è entrata in vigore da poche ore, ma i partiti stanno ancora tirando le fila delle ultime amministrative e ricontando quote, premi e preferenze per capire quale sarà il loro destino e tentare l'ultimo disperato accordo per modificare la nuova legge.
Stupore per il M5S
Tra tutti stupisce il M5S: il suo atteggiamento verso l’Italicum è cambiato e – non poco – negli ultimi anni. Lo hanno fatto, ovviamente a loro modo, attaccando il Pd, sbugiardandolo e smascherando ogni offensiva nei loro confronti, ma la verità è che al M5S, dati alla mano, l’Italicum piace, perché, come si è fatto sfuggire Di Maio nei giorni scorsi “favorisce il Movimento”.
La verità è che dall’Italicum in poi c'è stato il calo del Pd e la crescita esponenziale del Movimento. Le ultime elezioni hanno segnato il cammino e la vittoria a Roma e Torino ben fanno sperare ai pentastellati di vincere anche le prossime elezioni nazionali.
In più, il premio di maggioranza, nel frattempo, è passato dalla coalizione alla lista. Così, è facile immaginare che l'inevitabile ballottaggio si tenga tra Pd e M5S. E siccome gli ultimi sondaggi dicono addirittura che al ballottaggio sarebbe il M5S a prevalere sul PD, ecco che dalle parti del Movimento 5 Stelle si scopre che l'Italicum non è poi così male, tanto da chiedere che rimanga tale.
Un cambio di rotta
Il cambio di rotta del M5S è iniziato già lo scorso dicembre, quando proprio mentre il movimento di Grillo promuoveva in tutti Italia i ricorsi contro la legge elettorale alla Camera il M5S, primo firmatario Di Battista, presenta un ordine del giorno che impegnava il Governo a lasciare l’Italicum tale e quale era.
Spaesamento all’interno del movimento. Tanto che l’ordine del giorno viene respinto, anche con i voti contrari del M5S. Boutade? Inversione di rotta? Secondo le parole del parlamentare Danilo Toninelli, 5 stelle, l’ordine del giorno era stato provocatorio, scritto e presentato per evitare che venisse inserita una “normetta anti-M5S nell’Italicum per non permetterci di vincere”.
Sarà, ma guardando indietro si direbbe che il M5S era contrario all’Italicum più nelle piazze che in aula, dove in modo provocotario o meno, non si è granchè battutto per cambiarla, anzi.
Sta di fatto che l’Italicum da oggi è entrato in vigore. Ieri si ipotizzavano accordi tra vari partiti per una nuova modifica, ma la gelata è arrivata dal M5S.
Luigi Di Maio, che su facebook scriveva “le priorità sono altre”. Insomma l’Italicum così com’è va bene e non si tocca.
D'altronde i recenti sondaggi confermano che il M5S è il primo partito in Italia.Questo significa che in caso di ballottaggio il Movimento non avrebbe rivali e vincerebbe le elezioni.
Insomma, incostituzionale o meno è abbastanza chiaro che a conti fatti l'Italicum oggi garantirebbe la vittoria al M5S.