Esattamente 27 anni fa cadeva oggi, 9 Novembre, il muro che all'indomani della seconda guerra mondiale aveva diviso in due la Germania. Il Muro di Berlino non separava solo un paese, ma il mondo intero. Divenne il simbolo della Guerra Fredda e di due diverse ideologie, due visioni del mondo contrapposte e due diversi modi di intendere l'organizzazione della Politica. La caduta del muro indica la fine di questa grandissima divisione e diffonde la speranza che la scintilla della democrazia possa trionfare.
Oggi, 9 novembre, in seguito alle votazioni americane ci si domanda se il neo eletto Donald Trump sia in grado di portare avanti i principi di libertà e di democrazia a cui la caduta del muro si è ispirata. In pochi sanno che nel 2005 il Parlamento italiano dichiarò il 9 novembre Giorno della Libertà, quale ricorrenza dell'abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per i paesi oppressi.
Il dopo Trump, cosa succederà?
"Make America Great Again" è uno degli slogan portati avanti dal 45esimo Presidente americano, attraverso una serie di promesse spesso anche colorite, fatte durante la sua campagna elettorale. Ma nello specifico cosa potrà accadere?Per quanto riguarda l'immigrazione, Trump aveva affermato che "una Nazione senza confini non è una Nazione".
Eliminare lo Ius soli, sospendere le immigrazioni provenienti da quelle zone definite a rischio terrorismo e l'espulsione dei migranti con precedenti penali. Tutte questioni che, tra le altre cose, si dovranno confrontare con la realtà, ad esempio, il fatto che l'economia americana si regge, per gran parte, sulla forza lavoro dei migranti. In politica estera vige l'imperativo "America First", ha più volte ripetuto di non garantire con certezza l'aiuto ai paesi membri della NATO, come previsto dal Patto Atlantico. Altri punti fermi sono il disimpegno internazionale, la sconfitta definitiva dell'Isis e il contenimento dei programmi nucleari dell'Iran. Particolare la sua visione delle questioni riguardanti l'ambiente.
Ha più volte ribadito di ritenere il cambiamento climatico una menzogna, esprimendo quindi la volta di voler drasticamente tagliare se non azzerare completamente le spese per i programmi climatici delle Nazioni unite. Verranno invece implementate le produzioni di gas naturali e petrolio.
La storia maestra di vita?
Sono tanti gli interrogativi che si affacciano oggi alla mente. Questi due avvenimenti accaduti per pura casualità nello stesso giorno ci spingono a riflettere su quale sia il mondo che vogliamo costruire e se davvero abbiamo fatto tesoro di quello che la storia ci ha insegnato. Le premesse di questa elezione americana forse, in qualche modo, si confrontano e scontrano con le ragioni che hanno portato nel 1989 la Germania ed il mondo all'abbattimento del muro.