Un tempo il lavoro delle hostess e degli steward consisteva nel fornire assistenza ai passeggeri e svolgere tutte le attività necessarie alla sicurezza del volo, come ad esempio assicurarsi della corretta chiusura dei cabinet e fornire le istruzioni da seguire nei casi di emergenza. Oggi agli assistenti di volo viene richiesto innanzitutto di svolgere incarichi di vendita di prodotti a bordo.

È quanto emerge da una vicenda che vede coinvolta la compagnia aerea low cost ryanair.

Il provvedimento

Un assistente di volo si è visto recapitare dalla WorkForce International, la società di lavoro interinale che ha in carico i rapporti di lavoro di hostess e steward per Ryanair, una lettera nella quale, come conseguenza delle insufficienti performance di vendita a bordo, si cancella il diritto del lavoratore ai tre giorni di riposo ogni cinque di lavoro, precisando che lo steward dovrà essere sempre a disposizione della compagnia aerea per coprire i buchi organizzativi. Il provvedimento è giustificato dall’agenzia interinale come conseguenza di una clausola contrattuale che prevede il diritto ai tre giorni di riposo solo nel caso in cui la performance del dipendente non crei nocumento alla produttività dell’azienda cliente, in questo caso Ryanair.

In aggiunta la lettera minaccia provvedimenti disciplinari nel caso in cui le performance di vendita del dipendente che, preannuncia, saranno scrupolosamente monitorate in futuro, non migliorassero.

L’abuso

C’è da pensare che Ryanair, sesta compagnia al mondo in termini di importo delle vendite a bordo, che sono pari a quasi il 27% dei ricavi complessivi dell’azienda, punti molto sul fatturato addizionale derivante da tali transazioni ma che, tuttavia, possa permettersi, in virtù dello status di vettore di primaria importanza nel mercato dell’aviazione, di assumere direttamente personale con contratti stabili senza far uso di agenzie interinali e condizioni contrattuali coercitive poiché, se da un lato la misurazione delle performance dei dipendenti è una prassi consolidata nei processi gestionale ai giorni attuali, dall’altro tutte le moderne filosofie manageriali in campo HR sono fondate su concetti come l’equilibrio lavoro-vita privata e la soddisfazione del lavoratore.

Dalla vicenda emerge quindi una carenza di visione manageriale da parte della compagnia irlandese e un abuso, in quanto i dipendenti sono costretti a garantire risultati per un’attività estranea alla mansione principale per cui sono stati assunti.