Chi non conosce il celebre miliardario Christian Grey e la signorina Anastasia Steele? ad oggi nessuno.

Ebbene sì, i personaggi della famosa saga di 50 Sfumature sono ormai conosciutissimi grazie non solo ai libri, tre in tutto, ma la loro fama è anche dovuta alle riproduzioni cinematografiche molto apprezzate da appassionate di tutte le età.

La trama è stata oggetto di diverse discussioni, anche sui principali social network , che si basavano sull'opposizione tra i fan della saga e gruppi di cattolici accaniti. Tra i due fronti non è stato possibile trovare un punto d'incontro e difficilmente sarà possibile raggiungere un compromesso.

E' possibile che la religione possa influire così radicalmente sul pensiero di un fedele al punto da fargli credere che la visione di un film o la lettura di un libro possa arrecargli la condanna eterna?

Analizziamo la situazione partendo dal principio. La vicenda ha ricevuto diverse interpretazioni: alcuni la reputavano una trama erotica di poco conto, altri una storia da adolescenti e altri, per fortuna una minima parte, hanno condannato il lavoro dell'autrice E.L.James dicendo che si allontanava troppo da quello che la religione predicava e invitavano la massa a non commettere peccato.

E' proprio a questi ultimi che rivolgiamo la nostra analisi più approfondita.

Secondo voi tirare in ballo gli insegnamenti della religione in riferimento ad un film è appropriato?

Assolutamente no. In accordo con tutte le fan della trilogia mi sento di dire che in una società come quella attuale, dove non mancano spot con corpi senza vesti a tutte le ore del giorno, dove in edicola sulle riviste spesso e volentieri in prima pagina sono riportate foto di vip in pose scomode, dove anche una semplice passeggiata per strada può diventare peccaminosa alla vista di un cartellone pubblicitario con qualche modella in intimo, non si può condannare qualsiasi cosa come peccato.

Vorrei chiedere a questi "predicatori" se hanno le televisioni sempre sintonizzate su rai yoyo o su cartoonito perchè risulta che ormai solo questi e pochi altri canali non trasmettano programmi o film con tematiche attuali come violenza o sesso.

Alcuni hanno pure sostenuto che le tematiche presenti nella trilogia incitassero alla violenza sulle donne: da un punto di vista superficiale potremmo pure essere d'accordo ma seguendo accuratamente la trama e non volendo necessariamente trovare il male in ogni cosa, direi che la storia narrata ha un significato più profondo, racconta come l'amore di una donna possa trasformare in meglio ogni uomo.

Dalla metà del secondo libro/film la trama diventa una di quelle storie d'amore che tutte siamo abituate a leggere.

Possiamo allora parlare di fastidio nel leggere o vedere una storia a lieto fine che non ha lo stesso inizio di quelle a cui siamo abituate? sicuramente sì.

Inoltre volevo aggiungere che non molto tempo fa sono rimasta basita da una discussione su Facebook dove si confrontavano fan della saga e fedeli accaniti. La cosa che più mi ha lasciato perplessa è stato leggere che una ferma sostenitrice dei principi cristiani invitava a non vedere il film perchè non degno di un cristiano; era perfettamente a conoscenza della trama poichè aveva visto e letto film e libri ma si era pentita subito dopo.

A questo punto direi che siamo di fronte ad un episodio di bigottismo bello e buono.

Insomma, che dire, continueranno a nascere discussioni in riferimento alla saga specialmente in occasione dell'uscita del terzo e ultimo film che verrà trasmesso nelle sale cinematografiche l'8 Febbraio 2018 e c'è già chi freme per acquistare il biglietto.

Voi come vi comporterete? cederete alla tentazione di andare a vedere l'ultimo capitolo della storia o no?