Dopo l'incarico a Fico di sondare un eventuale governo 5 stelle/Pd, sembra sempre più probabile che si possa realizzare un pieno tradimento del voto degli italiani che hanno letteralmente cacciato il Pd dalle stanze del potere e che rischiano ora di rivederselo ancora lì, con tutta la supponenza dei loro politici i quali, in questi mesi tutto hanno detto, fuorché parole di reale autocritica.

Di Maio e Fico capiscono questo? Pare di no e fanno male, a se stessi, alla propria credibilità di forza autenticamente nuova e di cambiamento, già vacillante dopo l'esperienza romana della Raggi.

Toninelli e la fat tax

Tra le altre cose, a destare più di una perplessità sono i continui stravolgimenti di un programma che negli ultimi due mesi è diventato quasi irriconoscibile rispetto a quello pre elettorale. Un esempio è l'atteggiamento verso la flat tax proposta da salvini in tempi non sospetti e dapprima osteggiata e ora fatta propria da Di Maio e soci. In questi ultimi giorni, in particolare, Toninelli è salito alla ribalta con la proposta di una Flat tax progressiva.

Apparentemente un ossimoro per il quale il povero parlamentare è stato ingiustamente irriso, perché si può benissimo tenere un'aliquota unica agendo sulla progressività delle detrazioni e deduzioni a favore delle fasce più deboli. Con quali risultati è un altro discorso che andiamo a vedere.

Il nocciolo della questione

Ed è proprio qui che mi casca l'asino. Infatti la flat tax, dovrebbe andare a sostituire di sana pianta non solo le aliquote attuali, ma anche tutte le miriadi di detrazioni e deduzioni che fanno dell'Italia un'anomalia mondiale. Infatti, attualmente esistono ben 799 agevolazioni fiscali diverse, che si sono accumulate nei decenni e che altro non sono che graziose concessioni di stampo clientelare/elettorale, con le quali i politici si sono, di volta in volta, ingraziati questa o quella categoria (meglio corporazione) di persone.

Il totale ammonta a 313 miliardi di euro l'anno, pari all'8% del Pil, contro uno 0.8% della Germania!

A cosa serve la flat tax a 5 stelle

Ecco allora che la proposta di Toninelli appare per quello che realmente è: una boutade irrealizzabile, perchè vorrebbe introdurre un'aliquota fiscale unica molto bassa e mantenere anche le agevolazioni fiscali attuali, attraverso le quali dare progressività alla tassazione a favore delle classi più disagiate. Le due cose sono chiaramente incompatibili tra loro a meno di non volere creare un ulteriore enorme buco nel bilancio pubblico. Quindi questa riforma non vedrà mai alla luce, così come il reddito di cittadinanza, ma tanto si sa, in Italia l'importante è parlare, parlare, parlare, così che alla fine la gente si convinca che in fondo ci avevano pure provato