La strategia turistica per Palermo, che quest'anno vanta il secondo scalo aeroportuale italiano per crescita degli arrivi, si va sempre più delineando. C'è la primavera dei diritti (Sicilia Queer Filmfest, Mediterraneo Antirazzista, Palermo Pride, Una Marina di Libri), l'estate dei grandi eventi (Teatro del Fuoco e ESCO rassegna di cinema all'aperto), un settembre dedicato al cibo (Street Food e Sherbeth Festival sul gelato) e un ottobre che ospita il primo festival cittadino per numero di presenze: Le Vie Dei Tesori

Attivato da una rete che comprende Università degli Studi, Comune e Regione Siciliana, nell'edizione 2015 il festival ha ospitato ben 150 mila visitatori, di cui 50 mila turisti in visita, e oltre 60 monumenti aperti, 140 passeggiate e 50 eventi artistici, musicali e di approfondimento.

200 i volontari coinvolti. Il ritorno generato in termini di ricchezza per la città, secondo l'Osservatorio Turistico delle Isole Europee, ammonta a una cifra pari a 1.458.444,41 euro. L'edizione del 2016, dal primo al 30 ottobre, non potrà che accrescere questi numeri ponendosi, nel decimo anno del festival, come Le Vie dei Tesori dei record.

Cosa non perdere a Le Vie dei Tesori

I numeri de Le Vie dei tesori 2016 raccontano di 5 week-end, 90 siti aperti e 120 passeggiate, alla scoperta dell'itinerario arabo-normanno Unesco, la Belle Epoque dei Villini Florio e Favaloro, la città sotterranea, quella ebraica, le passeggiate scientifiche en plein air e quelle artistiche sui tetti dei principali monumenti.

Si tratta di percorsi che ormai catturano l'attenzione del turismo internazionale, come dimostrano i reportage del New York Times e del Guardian sul capoluogo siciliano. Non mancheranno eventi, concerti e talk, come la notte bianca dedicata al Percorso Arabo Normanno e la musica dei Radiodervish di Antonella Ruggiero, in concerto al Teatro Massimo durante l'ultima settimana del festival.

Tra le novità dei siti visitabili quest'anno, il rifugio antiareo costruito sotto Piazza Pretoria durante la Seconda Guerra Mondiale, il museo Salinas finalmente restaurato e la splendida chiesa di Santa Caterina, perla che di solito resta chiusa a Piazza Bellini, davanti alle chiese Unesco della Martorana e di San Cataldo. Sul sito ufficiale della manifestazione si possono richiedere coupon da dieci visite, quattro visite e una visita (dieci, cinque e due euro i rispettivi costi), mentre con la carta gold da euro 50 si visita tutto e si contribuisce al restauro del palazzo Alliata di Villafranca.