La richiesta di anticipo del Tfr in busta paga rischia di diventare, per i lavoratori, poco conveniente. L'unico a guadagnarci sarà, sicuramente, lo Stato. Infatti, sulle somme del Tfr anticipato sarà applicata la tassazione ordinaria, cioè quella relativa al reddito da lavoro dipendente con un'aliquota imponibile al 23 percento, al posto di quella separata, cioè quella normalmente applicata al trattamento di fine rapporto preso a fine carriera e che varia a seconda del reddito percepito dal lavoratore.
La possibilità di chiedere il Tfr anticipato è stata sancita dalla legge di stabilità approvata il dicembre scorso; un'opzione che potrebbe essere utile per tutti quei lavoratori che hanno necessità di liquidità immediata ed è certamente un modo per incrementare i consumi, in questo grave periodo di crisi economica.
Però, le conseguenze di questa scelta, come già accennato in precedenza, sono abbastanza pesanti. Da aggiungere inoltre che la prestazione che un lavoratore potrebbe ricevere da un fondo pensione, momento in cui egli lascerà il lavoro, si ridurrebbe notevolmente. Secondo un conteggio fatto dai consulenti del lavoro, nel momento in cui il Tfr è richiesto in anticipo, la quota ricevuta, destinata ai fondi pensione, provocherà una prestazione finale netta per il lavoratore inferiore rispetto a quanto accadrebbe nel caso di Tfr ricevuto a fine carriera.
Facciamo un esempio per capire bene cosa succederà in caso di richiesta del Tfr anticipato. Un lavoratore che ha uno stipendio annuo lordo di 20 mila euro ha diritto ad un Tfr annuo di 1.381 euro. Vediamo quali sono le due ipotesi: se richiede il Tfr anticipato in busta paga avrà diritto ad un importo netto di 925 euro; se, invece, dovesse incassarlo a fine carriera avrebbe diritto a 1.049 euro nette. Una perdita di circa 124 euro per il lavoratore, che andranno a favore dell'erario. In definitiva, incassare il Tfr mensilmente prima della pensione, può ridurre l'assegno integrativo di una percentuale che varia dal 4 al 15 percento. A seconda del reddito che si percepisce.
Alla luce di quanto detto, è opportuno che il lavoratore faccia un conteggio accurato prima di prendere una decisione. Usufruire di liquidità oggi equivale a perdere del denaro che potremmo ricevere, invece, a fine carriera. Il Trattamento di Fine Rapporto potrà essere richiesto a partire dal prossimo mese di marzo.