Alexis Tsipras ha deciso di presentare le proprie dimissioni al Presidente della Repubblica nella convinzione che, a questo punto, debba essere il popolo greco ad esprimersi in merito al percorso riformatore intrapreso dal Governo nelle ultime settimane. Con il voto, pertanto, i greci avranno la possibilità di decidere se continuare a rispettare i dictat dell'Europa o se, invece, tentare una corsa solitaria verso l'uscita dalla crisi.

Una cosa è certa: Tsipras è riuscito a rimborsare i creditori ed ad ottenere vari finanziamenti internazionali. Tutto da rifare, dunque? Scondo il Premier no. Stando alle sue parle, le dimissioni rappresentano solo ed esclusivamente la sua volontà di capire l'opinione del popolo per il quale si è battutto strenuamente negli ultimi mesi. Nel suo discorso, Tsipras non ha perso l'oocasione di ribadire che quelli sottoscritti sono patti che, pur non essendo favorevoli per la Grecia, sono i migliori proposti in occasione delle contrattazioni. In ogni caso, precisa anche che la fase di negoziazione è terminata e che adesso è necessario procedere in maniera razionale e coerente per rispettare gli impegni presi.

La Grecia attende le elezioni - Sulla base di alcune indiscrezioni, pare che i cittadini greci possano essere chiamati alla urne già il prossimo 13 settembre o, al massimo, la settimana seguente. A tale riguardo, pare che Tsipras preferirebbe la seconda opzione. Fonti vicine a Syriza, inoltre, parlano di una netta spaccatura all'interno del partito che, senza alcun dubbio, dovrà essere gestita in tempi rapidi. Di sicuro, gran parte del partito non è affatto d'accordo con le politiche messe in atto da Alexis Tsipras e, pertanto, sarà molto difficile riuscire a trovare una sintesi tra le varie anime. Ovviamente, tra le strade di Atene la tensione continua a salire e se, fino a ieri, la paura era legata a doppio filo all'austerità imposta dall'Europa, oggi il timore è che tutti i sacrifici fatti vengano vanificati da una consultazione elettorale dall'esito decisamente molto incerto.

Il primo premier donna della Grecia - Ad essere certo è il fatto che, durante il periodo che intercorrerà tra le dimissioni di Alexis Tsipras e la consultazione elettorale, a ricoprire la carica di premier vi sarà la Presidente della Corte Suprema Vassiliki Thanou-Christophilou. Le leggi greche, infatti, prevedono che, in caso di dimissioni del Premier in carica, a fare le sue veci sia il magistrato al vertice del più alto organismo giuridico. A questo punto, non resta che attendere la data ufficiale delle elezioni e vedere quali saranno gli scenari politici a cui dovrà fare fronte la ormai stremata Grecia.