Alle polemiche di ieri si aggiungono quelle di oggi. La politica è in continuo movimento. Tutti i giorni una novità. Il Premier Renzi, di ritorno da Cuba, tenta di riprendere in mano la situazione. Si ritrova con la polemica del governatore campano, Vincenzo De Luca, che ha dato dell'"impresentabile" all'on. Rosy Bindi. Non ricordo bene, ma alle elezioni regionali in Campania ultime scorse, si sollevò un problema simile, ma in senso contrario.

C'è poi la notizia che Berlusconi prende le distanze da Renzi in occasione del debutto di "Altra Italia", mentre Salvini prepara una manifestazione della Lega per il giorno 8 novembre 2015, a cui parteciperà il Cavaliere.

I partiti si preparano per le elezioni romane

Fitto invece prepara una contro kermesse a Roma. A seguito dell'uscita dal PD del sen. Mineo, Gianni Cuperlo dichiara che resterà a lottare nel PD e si adopererà perché i fuoriusciti ritornino alla casa madre. La vera patata bollente sarà quella del Sindaco di Roma Ignazio Marino, che ieri sera ha ritirato le dimissioni. Renzi aveva mandato Matteo Orfini, presidente del PD, per chiudere il capitolo che occupa le pagine di tutti i giornali da diverso tempo.

Nessuna soluzione alla fine della seduta, durata 4 ore. L'incontro è avvenuto a casa del vice sindaco Marco Causi, lontano dal Campidoglio, alla presenza degli assessori Esposito, Sabella e Cattai oltre Roberto Tricarico dello staff del Sindaco, nella speranza di risolvere il problema come auspicato anche da Pierluigi Bersani.

Si cominciano a fare i primi nomi dei candidati

Nell'incontro non è successo nulla di nuovo. Marino ha riflettuto e, a tre giorni dalla decadenza, ha ritirato le dimissioni. Marino aspetta di vedere il PD insieme alle destre votare contro il sindaco di sinistra, anzi ha anche affermato che si presenterà alle primarie. Il M5S pare che sia il partito maggiormente favorito da questa anomala situazione.

Il candidato per il dopo Marino, si dice sia uno dei ministri in carica tra Franceschini, Madia o Lorenzin. Intanto il Premier Renzi ha già fissato un appuntamento, martedì prossimo, per dialogare con la minoranza del suo partito. Si parlerà di punti importanti della legge di Stabilità. Renzi sostiene che detta legge debba parlare alla maggioranza degli italiani e non alla minoranza del PD: i punti di intervento sono tutti mirati allo sviluppo ed alla creazione di posti di lavoro.