Il Governo si trova ad affrontare ben quattro punti molto delicati, contenuti nella Legge di Stabilità, in Parlamento: si inizia con il limite contanti, aumentato a tremila euro, si prosegue con enti locali e casa e si finisce con il tema più spinoso di tutti: le Pensioni. Proprio domenica 25 ottobre, si trovava al vaglio del Capo dello Stato il testo del Ddl che ieri è stato consegnato a Palazzo Madama.

La Sessione di Bilancio verrà aperta dal Presidente Piero Grasso, oggi 27 ottobre 2015. Secondo Giorgio Tonini, nuovo Presidente della Commissione di Bilancio del Senato, tutto ciò porterà una grossa mole di lavoro al Governo fino al 20 novembre circa.

Settima Salvaguardia ed esodati

Non si preannuncia un momento semplice per il Governo: tema spinoso è quello degli esodati. Essi, nel numero di 30 mila circa, potrebbero aumentare per includerne altri, già inseriti nelle salvaguardie precedenti, ma rimasti senza coperture economiche. La sinistra Pd non vuole lasciare correre nessuno degli argomenti più discussi: esodati e pensioni in primis, per continuare con il limite contante, la casa e le problematiche legate agli enti locali.

In questo trovano molti alleati anche al di fuori della maggioranza. Si rende possibile all'orizzonte anche l'introduzione di una forma sperimentale di flessibilità per le pensioni anticipate: tutto ciò è fattibile poiché la settima salvaguardia ha una proroga fino al 2018 e quindi la suddivisione in maniera più equa delle risorse economiche e degli oneri ad essa correlati presenta possibilità di risparmio da non trascurare.

Abolizione Tasi, limite contanti ed enti locali

A Bersani ed al suo partito non pare giusta l'abolizione della Tasi sulla prima casa, il rapido cambio di pensiero del Governo, prima ancora che la Legge di Stabilità entri in Parlamento, sulla funzione dell'Imu in riferimento a castelli e ville, viene visto come una forma di buona volontà nell'intraprendere la strada più giusta.

Ricavare risorse economiche per dedicarle al fondo povertà è senz'altro un passo in avanti che il governo può fare per aiutare le fasce economicamente più deboli, fornendo un trattamento economico equo in riferimento a situazioni di super-lusso. Sul fronte del limite contante non sembrano esserci margini di trattativa: fortemente voluto dal Governo Renzi, l'innalzamento del limite da mille a tremila euro, pare restare. Per molti, però, è un errore poiché si incorre nel favoreggiamento all'evasione fiscale.

Immancabile il tema enti locali: l'aumento dei ticket è uno dei temi più spinosi, in riferimento anche ai tagli sulla Sanità e sulle Regioni. Non da trascurare è il disavanzo delle Regioni e dei Comuni, il pensiero del Presidente della Commissione di Bilancio della Camera, Francesco Boccia, è perfettamente espresso tramite queste parole, direttamente sul Sole 24 Ore: "nei rapporti con regioni ed enti locali è necessario un intervento urgente che, vista la straordinarietà del momento e l’urgenza, si potrà fare solo con un “decreto a perdere” nel 2015 salvandone gli effetti nella Stabilità".

In merito alle anticipazioni della contabilizzazione del Mef 2013, Boccia si è espresso, sempre dal Sole con le seguenti parole: "può determinare nel resto del Paese un’esplosione a catena dei disavanzi. È evidente che il cosiddetto salva Regioni non dà soldi agli enti ma chiarisce i criteri di contabilizzazione sui disavanzi da spalmare in 30 anni". In ultimo vediamo i sindaci che chiedono di ricevere i rimborsi, stimati in 700 milioni totali, da suddividere per le diverse regioni e relativi comuni, per le spese di giustizia finanziate dagli enti giudiziari, mentre le provincie vorrebbero avere 500 milioni per le funzioni fondamentali. Cifre non da poco, come andrà a finire?