Altro che amnistia e indulto come auspica Papa Francesco in occasione dell'anno giubilare e misericordioso, serve una "pena certa da scontare in luoghi dignitosi". Lo ha detto il parlamentare di Scelta Civica Stefano Dambruoso, questore della Camera dei Deputati, a margine di una visita ieri nel carcere di Bollate di Milano, a due passi dall'Expo 2015, all'interno del quale è stato inaugurato un ristorante.
Indulto e amnistia? Scelta Civica: più carceri e certezza della pena
"Solo così - ha spiegato Dambruoso in una nota - il nostro Paese non sarà più condannato dalla Corte europea dei diritti dell'uomo al pagamento di salatissime penali - ha aggiunto ricordando la sentenza Torreggiani - per sovraffollamento carcerario in luoghi indecorosi come è accaduto in tempi recenti".
Dambruoso non pensa che la soluzione al problema del sovraffollamento possano essere misure straordinarie di clemenza come amnistia e indulto i cui relativi ddl sono tuttora al vaglio della commissione Giustizia del Senato della Repubblica presieduta da Francesco Nitto Palma. "Nessun buonismo", ha detto il parlamentare di Scelta Civica che sulla questione indulto/amnistia si trova sulle stesse posizioni dei leader della Lega Nord Matteo Salvini e di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni ma anche, a dire, il vero del ministro dell'Interno Angelino Alfano.
Il Papa chiede la 'grande amnistia', il Parlamento risponde picche
Servono "pena certa e carceri sicure - ha sottolineato Dambruoso - dove svolgere attività di recupero per evitare la recidività criminale".
Dello stesso avviso, comunque, sono anche il premier Matteo Renzi e il ministro della Giustizia Andrea Orlando che non ritengono necessari provvedimenti straordinari in quanto la fase emergenziale è stata, a loro dire, già superata con misure "ordinarie", come per esempio il decreto svuotacarceri. Dambruoso ha ricordato a margine della visita nel carcere di Bollate che in qualità di componente della commissione Giustizia di Montecitorio si è "attivato per la costruzione di nuovi istituti di pena perché da magistrato e parlamentare sono convinto - ha detto - che sia prioritaria la certezza della pena e della sua esecuzione".
Nonostante l'appello del Pontefice per una "grande amnistia" da concedere ai detenuti in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia, non sembrano esserci cambi di rotta e novità sul fronte dei ddl per le leggi di clemenza che comunque restano all'esame della commissione Giustizia di Palazzo Madama.