L'iniziativa di predisporre un nuovo partito per un normale Referendum, anche se molto importante, ci sembra esagerata e portatrice di confusione politica. Il tutto fa presupporre la nascita di un nuovo soggetto politico. Non chiamateci 'gufi', ma questa iniziativa a noi sembra tanto all'inizio della fine del partito di maggioranza relativa. L'on. Maria Elena Boschi, leader in pectore del nuovo movimento in formazione, secondo quanto pubblicato da l'Espresso del 1° aprile 2016, ha già organizzato sul territorio nazionale la formazione di comitati per il SI, con aperture a tutti quelli che condividono l'iniziativa.

I preparativi sono in fase avanzata

Seguiranno corsi di formazione politica, da svolgere in tutte le regioni, simili a quelli già svolti dalla maggioranza del Partito Democratico. Un supporto informatico, ben organizzato, faciliterà l'iscrizione ai comitati stessi e diverrà anche il motore di sviluppo della propaganda dello stesso movimento. Una qualcosa che somigli tanto al M5S: le stesse impostazioni. Si parte subito con un primo scontro con il referendum, sulle trivelle del 17 aprile 2016. Un problema molto sentito. Ognuno esprima liberamente la sua volontà: in democrazia si vota in libertà.

Segue poi la competizione delle elezioni amministrative in città molto importanti tra cui Milano, Torino, Roma e Napoli che sicuramente daranno un messaggio sull'operato del Governo, in questi ultimi 2 anni.

Il Referendum sulle riforme costituzionali

Inutile dire che le amministrative sono poco importanti per mandare segnali politici. Per chiudere il ciclo in autunno si arriverà al Referendum sulle riforme costituzionali. Le riforme fin qui approvate sono state frutto del consenso di tutto il partito, anche se con qualche polemica, ma alla fine tutti in accordo. Non si possono intestare a questa o a quella parte del partito: sarebbe una forzatura non gradita a molti. Ecco il motivo per cui si riteneva l'iniziativa in precedenza "esagerata e portatrice di confusione politica".

Una simile iniziativa non può che arrecare vantaggio solo al M5S che imperterrito, per gli errori politici della maggioranza, avanza in modo inesorabile. Il PD è un grande partito portatore di valori che la società riconosce come fondamentali, ed ottenuti con lotte democratiche. 

L'impegno politico dev'essere quello di unirsi per difendere quei valori e per andare avanti. Fondare nuovi partiti non aiuterebbe alla chiarezza.