Un leader politico sempre pronto ad imprimere la sua laicità in ogni battaglia senza mai arrendersi ed abbattersi. Un esempio fatto di ideali da cui molti giovani che si affacciano alla politica dovrebbero trarne giovamento; l'Italia perde un grande pezzo di storia.
L'inizio coi Radicali
Marco Pannella fonda il Partito dei Radicali e dei Liberali nel 1955 raccogliendo intorno a se l'ala scissionista di sinistra del Partito Liberale ormai verso il tramonto.
La sua prima battaglia da leader dei Radicali fu sicuramente quella per l'approvazione della legge sul divorzio. La sua idea era quella di sensibilizzare l'opinione pubblica su un tema molto critico in quegli anni e soprattutto di raccogliere attorno a lui e al partito chi ancora non aveva preso una posizione. Il disegno di legge dopo pochi anni diventò legge e Pannella, aderente tra l'altro alla Lega Italiana Divorzio, venne elogiato per la sua battaglia dal filosofo Jean Paul Sartre.
La battaglia per la legge sull'aborto e la fame nel mondo
Tra le sue battaglie più importanti non si può non citare quella per la legge sull'aborto.
Una volta preso in considerazione il disegno di legge, Pannella e i suoi colleghi di partito si impegnarono fortemente per vedere approvati alcuni emendamenti volti ad ottenere una totale liberalizzazione dell'aborto, andandosi a scontrare con uno dei principi fondamentali di quella legge, il quale vietava l'aborto in caso di gravi pregiudizi alla salute psicofisica della madre. Nonostante questa lotta nella lotta non fu vinta, Pannella ritenne il risultato del 1978 una bella vittoria. Nello stesso anno non bisogna dimenticare un altro grande risultato ritenuto tale dai radicali che si concretizzò nello stanziamento di due milioni di lire per combattere la fame nel mondo.
La storia più recente
Una volta entrati nel terzo millennio la battaglia di Pannella, come leader dei Radicali, si nutre di nuovi temi rilevanti nell'attualità italiana come la battaglia per la libertà scientifica, per il fine vita e per la procreazione assistita. Riguardo al tema del fine vita importanti furono le uscite pubbliche del leader dei radicali al fianco di Piergiorgio Welby a favore del diritto al rifiuto all'accanimento terapeutico e con Luca Coscioni per la libertà di cura e i diritti dei malati. Infine importante e di rilievo internazionale fu la battaglia per l'abbattimento della pena di morte in alcuni paesi del mondo.
Un diplomatico, nonostante tutto
Nonostante tutte le sue battaglie fossero marcate da un acceso astio verso la dottrina cattolica e religiosa in generale, Pannella non ha mai rifiutato di stringere rapporti diplomatici con molti leader religiosi come il Dalai Lama, molti membri della Comunità Ebraica in Italia e con un Papa in particolare come Francesco. Cattolici e soprattutto non-cattolici ringraziano Marco Pannella, uno dei pochi uomini di lotta politica in grado di mettere tutti d'accordo.