Questa prima metà del mese di luglio ci sta regalando diverse sorprese per quanto riguarda i sondaggi elettorali. Lo scenario che si è venuto a creare dopo le amministrative è completamente differente a quello che avevamo precedentemente, con il Movimento 5 Stelle che ha compiuto un grande balzo in avanti, raggiungendo il Partito Democratico ed insidiando la sua leadership.
Il Governo dovrebbe preoccuparsi per questa situazione, perché nell’eventualità che il centrodestra trovi l’unità interna, si rischierebbe addirittura di finire in terza posizione e di conseguenza niente sfida al secondo turno. Di seguito vi illustreremo le ultime rilevazioni di IPR e SWG, non solo per quanto riguarda le intenzioni di voto ai partiti, ma anche l’indice di gradimento ai loro leader.
IPR: testa a testa PD-M5S, grillini bene al ballottaggio
L’istituto mostra un calo del Pd rispetto al mese di maggio (-1,5%), con il dato attuale che si attesta al 30%. Stesso valore per il M5S, ma rispetto all’ultimo sondaggio politico si registra un incremento del 4%.
In flessione anche Lega Nord (-0,5%) e Forza Italia (-2%), che si trovano rispettivamente al 13% e all’8,5%. Si registra una perdita dello 0,5% anche per Fratelli d’Italia e Sinistra Italiana, con l’uno al 5,3% e l’altro al 3,5%, mentre Nuovo Centrodestra è quotato al 2,7%, con un calo dello 0,3%. Infine, troviamo gli altri al 7% (+1%). Nel complesso, il CDX conquista il 6,8% e si mantiene a poco più di tre punti percentuale dalla vetta. L’eventuale ballottaggio tra il movimento pentastellato e il partito di Governo, vedrebbe vincere il primo 53% a 47%. Curioso anche il dato relativo alla fiducia nei leader politici, con Luigi Di Maio (28%) che tallona Matteo Renzi in diminuzione rispetto a prima (32%); terza posizione per Giorgia Meloni (21%), che rimane davanti a Matteo Salvini (19%) ed alla coppia Silvio Berlusconi e Angelino Alfano (entrambi al 18%).
SWG: Lega Nord e Forza Italia riprendono a crescere
L’istituto registra una leggera contrazione per il Partito Democratico, che perde lo 0,2% e scende al 30,5%, mentre il Movimento 5 Stelle perde lo 0,9% e si attesta al 29,5%. Assistiamo ad un rialzo per quanto riguarda sia LN (+0,7%), che FI (+1%), rispettivamente al 13,2% e al 13,1%. Perde terreno FdI-AN (-0,6%), che si porta al 3,3% e si vede superato da SI (3,4%), nonostante quest’ultimo abbia perso lo 0,1% rispetto alla settimana precedente. Riguardo a NCD-UdC, il valore rimane stabile al 3,5%, così come invariato è quello di Rifondazione Comunista (0,7%), mentre i Verdi scendono allo 0,5% (-0,1%). Gli altri partiti dell’area di Governo sono fermi allo 0,6%, mentre le rimanenti liste si attestano all’1,7% (+0,2%). Complessivamente, abbiamo il CDX al 29,6%, ovvero a meno di un punto percentuale dal partito del Premier.