La data del terzo referendum costituzionale della storia si sta avvicinando. Mai il dibattito era stato così incandescente. Dopo i ricorsi al TAR del Lazio da parte di Sinistra Italiana e Movimento 5 Stelle e dell'ex Presidente della Consulta Valerio Onida, anche il senatore Maurizio Gasparri è intenzionato a rivolgersi alla magistratura.
Nel mirino del vicepresidente del Senato c'è l'agenzia di rating Moody's che - a suo dire - starebbe condizionando, il dibattito sul referendum costituzionale.
Per Moody's vittoria NO potrebbe impedire aumento di capitale di MPS, Carige, Veneto Banca e Pop Vicenza
In effetti Moody's sta paventando dei rischi per i mercati finanziari e per le ricapitalizzazioni delle banche in caso di vittoria del NO. In particolare l'agenzia di rating sostiene che sarebbe a rischio l'aumento di capitale della banca Monte dei Paschi di Siena, finita in dissesto nel 2013 e considerata molto vicina a uomini del Partito Democratico. Oltre alla banca senese, secondo Moody's potrebbe non essere possibile anche la ricapitalizzazione di altre banche, come Carige, Veneto Banca e Pop Vicenza.
Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Adnkronos, Gasparri avrebbe dichiarato che 'questi signori (riferito a Moody's, ndr) dovrebbero al contrario dire che se vincesse il sì di Renzi, Carrai, Serra e di tutti gli uomini della politica e della finanza di sinistra che hanno imperversato ieri e oggi avremmo conseguenze molto pericolose'.
Sarebbero loro infatti, secondo il senatore di Forza Italia, ad aver gestito i controversi provvedimenti sulle banche varati dal governo Renzi.
Moody's starebbe turbando il dibattito sul referendum
Per Gasparri è vero il contrario di quanto sostenuto da Moody's, i cui operatori sono considerati dal senatore come degli 'inquinatori del dibattito'. Per questo avrebbe deciso di denunciarli alla magistratura, per impedire che possano condizionare la discussione e gli orientamenti degli elettori 'con notizie false e tendenziose, atte a turbare il mercato, la discussione italiana'. 'Sarà la magistratura, si spera, a chiudergli la bocca', chiosa il senatore.