Crescono le adesioni alla marcia per l'amnistia e l'indulto promossa dai radicali per il prossimo 6 novembre a Roma mentre prosegue lo sciopero della fame di Rita Bernardini che oggi - al 24° giorno di digiuno - ha scritto una lettera al ministro della Giustizia Andrea Orlando. La Bernardini nella missiva al Guardasigilli elenca una miriade di problemi nelle carceri italiane, dal sovraffollamento contro il quale anche Papa Francesco propone il varo di amnistia o indulto alle carenze strutturali degli istituti penitenziari; dal diritto alla salute spesso "negato" dietro le sbarre ai tossicodipendenti detenuti nelle carceri e non in strutture sanitarie adeguate; dalle sempre più scarse possibilità di lavoro, studio e formazione per le persone che stanno scontando la pena alla carenza di magistrati di sorveglianza.
Indulto e amnistia, i radicali scrivono al governo
Questi solo alcuni del lungo elenco di problemi che si registrano dentro le carceri di cui Rita Bernardini parla nella lettera al ministro Orlando. La presidente onoraria di Nessuno tocchi Caino chiede al guardasigilli in che modo intendere rispondere alle richieste di dialogo e confronto dei radicali e come intende trasformare in fatti le belle parole riservate a Papa Francesco e a Marco Pannella. La Bernardini ricorda che Bergoglio, in continuità con Papa Wojtyla, ha sottolineato nei suoi messaggi che “il Giubileo ha sempre costituito l’opportunità di una grande Amnistia”, ma l'appello del Papa, com'è noto, è rimasto finora inascoltato, tanto che si è addirittura arenato l'esame dei ddl per amnistia e indulto che era in corso in commissione Giustizia al Senato.
Giustizia, il 6 novembre la manifestazione a Roma
La dirigente radicale nella lettera ad Orlando ricorda anche che Panella in più occasioni ha messo seriamente a rischio la sua vita per reclamare provvedimenti di amnistia e di indulto. La Bernardini ha comunicato al ministro che i radicali proseguiranno lo sciopero della fame in vista della manifestazione del 6 novembre nella Capitale per la quale continuano a crescere le adesioni. "C’è - ha detto Rita Bernardini chiudendo la lettera inviata al Guardasigilli - una massiccia adesione dal mondo cattolico, da istituzioni comunali e regionali, da associazioni di volontariato che vivono la realtà penitenziaria, di parlamentari e del mondo forense quasi - ha sottolineato - commovente".