Nella giornata di ieri, domenica 4 marzo, si è votato per la camera e il senato, dai risultati fin'ora emersi l'Italia si trova ad un punto di stallo, infatti il paese non potrà essere governato da nessuno con i dati attuali e, quasi definitivi.
I risultati
Il movimento cinque stelle si è confermato come primo partito con il 30,78% alla camera e il 30,91% al senato, mentre la prima coalizione è il centrodestra con il 35,7% e il 36% rispettivamente a camera e senato, all'interno della coalizione la Lega supera Forza italia.
Infatti il partito di Salvini è al 18,47% alla camera, mentre quello guidato da Berlusconi è al 14, 57%. Il Pd è sotto il minimo storico, non ha raggiunto il 20%, è infatti fermo al 19,4% per la camera e il 18,7% per il senato. Crollo decisivo anche per tutto il centrosinistra che è arrivato solo al 24% alla camera e al 22,7% al senato. I giochi sembrano ormai chiusi, ma si sta ancora finendo di contare i voti. Il dato certo è che per queste elezioni politiche c'è stata l'affluenza del 73% ai seggi.
Non governa nessuno
Dai dati emersi nessuno ha la maggioranza per poter governare da solo e nemmeno con una coalizione.
Il centrodestra è fermo a 140 seggi alla camera e 257 al senato, mentre il M5S ha 119 seggi per palazzo Madama e 240 per Montecitorio. Ora la decisione è in mano al presidente Sergio Mattarella che dovrà decidere a chi assegnare l'incarico per creare il nuovo governo. Vari scenari sono possibili e non si esclude neanche un governo tecnico per creare una nuova legge elettorale e tornare alle urne. Il Pd, dopo la sua sconfitta, dovrà decidere cosa fare, perchè in caso di alleanza con il M5s si arriverebbe alla soglia per il governo, ma Ettore Rosato è fermo sulla sua posizione ribadendo che si discuteranno le leggi ma non le poltrone. Dopo la disfatta del Pd, resta l'ipotesi di una coalizione tra Lega e il movimento cinque stelle; in questo modo si avrebbe una grande maggioranza sia al senato che alla camera e si formerebbe il governo antieuropeista per eccellenza.
Matteo Renzi pronto a dimettersi
La sconfitta subita dal Pd è forte, l'Italia si è fatta sentire chiaramente e dopo i risultati emersi dalle elezioni Matteo Renzi è vicino alle dimissioni che potrebbero arrivare già oggi. Le forze del Pd hanno accertato la sconfitta e hanno dichiarato che sotto il 22% non possono andare avanti e che queste elezioni sono state una disfatta epocale. Secondo queste affermazioni è esclusa un'alleanza e il Pd si troverà con una minima opposizione in parlamento ed è questa l'unica consolazione possibile.