Matteo Salvini usa il pugno duro. Mentre il Ministro dell'Interno prepara la riunione dei ministri dell’Interno europei in Austria rimane aperto il fronte migranti, con il caso della nave Diciotti della Guardia costiera italiana. La situazione riguarda 67 richiedenti asilo che sono sulla nave e che si stanno dirigendo verso il nostro Paese. L'imbarcazione carica di profughi è tuttora in rotta verso l'Italia ma la situazione rimane altamente incandescente e tira in ballo quasi tutti gli esponenti principali del governo.

Salvini è stato lapidario: "se non avrò garanzie sui migranti a bordo non farò attraccare la nave". Una dichiarazione pesante, che conferma la linea del ministro sul tema immigrazione nonostante le polemiche che si sono susseguite in questi giorni, dalle magliette rosse alle dichiarazioni a favore dei rifugiati da parte di numerosi esponenti della società civile ma anche attori, politici e personaggi pubblici.

Salvini poche ore fa ha incontrato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, proprio in vista del vertice di Innsbruck. Il bilancio dell'incontro, stando alle fonti che provengono dal Governo, è stato abbastanza positivo e come messaggio sottolinea il fatto che tutto l'establishment, sia di fede leghista sia dei 5stelle, sia unito e coeso su ogni tematica in virtù del contratto di governo stipulato ormai un paio di mesi fa.

Si avvicina intanto il vertice in Austria e Salvini avrà il compito di cooperare per il bene europeo con gli altri Paesi Ue. “Dobbiamo rafforzare la sicurezza dei cittadini italiani, ponendo al centro del dibattito europeo il fatto che non possiamo essere lasciati soli“, dichiara il vicepremier e Ministro dell'Interno.

Nonostante le rassicurazioni e nonostante le smentite dei rappresentanti del governo, il vicepremier Luigi di Maio non si allinea alle posizioni espresse da Salvini sull'attracco della nave Diciotti e spiega come sia "impensabile impedire l'attracco di navi italiane nei nostri porti". Intanto, al di là delle posizioni personali, la nave Diciotti attraccherà in un porto italiano, precisamente in quello di Trapani.

La decisione è stata presa dal Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Intanto, gli sbarchi sembrano non fermarsi mai e, nonostante gli scontri interni alla maggioranza, migliaia di persone, compresi i bambini, continuano a rischiare la vita in mare.