Il ministro delle infrastrutture Toninelli ha scelto come porto di attracco per la nave Diciotti, Trapani e arriverà domattina. Questa scelta in realtà spettava al ministro dell'interno Matteo Salvini, però lui continua a intraprendere la sua linea dura affermando che prima di poter concedere qualsiasi permesso lui vorrebbe sapere i nomi, i cognomi e la nazionalità dei violenti dirottatori per poterli mandare una volta scesi dalla Diciotti in carcere. Infatti per Salvini se su quella nave sono presenti persone che hanno minacciato o aggredito, tali persone non devono andare in albergo ma devono essere arrestate e mandate nel loro paese e non darà l'autorizzazione allo sbarco se non riceverà delle garanzie su questi delinquenti che hanno dirottato la nave con violenza.

Inoltre Salvini ha fatto sapere dopo l'incontro con il Premier Conte che andrà a Innsbruck questa sera per risolvere il problema. Ma per adesso è stato Toninelli a decidere cosa fare per risolvere questa situazione. Salvini va contro anche alle Ong: lui infatti all'idea di Di Maio di aprire i porti a quelli che rispettano le regole dice di No. Per il ministro dell'interno i porti devono essere aperti solo alle navi delle autorità italiane. A bordo della nave Diciotti ci sono anche agenti di Polizia di Stato che fanno degli accertamenti per poi comunicarli all'autorità giudiziaria.

La Guardia Costiera italiana, dopo aver soccorso il giorno prima dalla Vos Thalassa 67 migranti, naviga da ieri a 5 miglia all'ora per dirigersi in Sicilia nel porto di Trapani per far sbarcare i migranti che avevano creato un vero e proprio pericolo per l'equipaggio della Vos Thalassa dopo aver compreso che li stavano per riconsegnare alle motovedette libiche.

Questa situazione aveva diviso Matteo Salvini e il ministro delle infrastrutture Toninelli. Mentre oggi Di Maio ha dichiarato che è davvero impensabile non far sbarcare una nave italiana in un porto italiano andando anche questa volta contro le idee di Salvini sulla questione degli migranti.

Salvini all'incontro di Innsbruck insieme a ministri dell'interno Ue

Salvini afferma che già sa cosa chiederà e cosa otterrà dall'incontro che si terrà a Innsbruck insieme ai ministri dell'interno Ue. L'obiettivo di Salvini è che in Italia entri una persona in meno rispetto a quelle che devono andarsene e di garantire un'immigrazione controllata come avviene nel resto del mondo.