"Un sonnambulo che cammina verso l'instabilità" questa è la definizione data all'Italia dal commissario UE Dombrovskis nella giornata di ieri, 21 novembre, come se gli stessi cittadini italiani non fossero consapevoli di quanto sta accadendo, ma soprattutto accadrà, dopo l'ennesima bocciatura della Manovra da parte della Commissione Europea.

La Manovra è stata bocciata: l'Italia è a rischio sanzione

È stagione di austerity. Ieri, nel giorno della bocciatura della Manovra 2019, si è cominciato a parlare di procedura d'inflazione per debito che viene definita a questo punto assolutamente giustificata. Durante la giornata di ieri, infatti, si è entrati nel vivo della Manovra, non parlando soltanto di cifre. La Commissione Europea ha messo in guardia e ha sottolineato quanto la stessa Legge di Stabilità varata dal Governo italiano non stimoli la crescita, anzi la deprime, iniziando a costituire già un costo sul credito delle banche per aziende e famiglie, quindi, consumi e investimenti si vanno a deprimere.

La Commissione Europea ha posto l'attenzione sulle conseguenze che queste scelte politiche del governo gialloverde avranno sul futuro italiano, in particolar modo sui risparmiatori, le aziende ed i contributori. La Commissione è pressata in questo momento dagli stati membri che chiedono di adottare una linea dura nei confronti dell'Italia. Per questo, ieri è stato molto chiaro il presidente dell'eurogruppo, il portoghese Centeno, che rappresenta tutti i ministri delle finanze dell'Eurozona e ha detto "noi stiamo con la Commissione. Noi siamo pronti a votare la richiesta di procedura di infrazione".

Infatti, l'ultima parola è proprio quella degli stati membri e la prossima data potrebbe essere proprio il 22 gennaio 2019 quando, a Bruxelles, ci sarà l'Ecofin.

Da quel momento inizieranno le conseguenze della bocciatura che è per debito e non per deficit, quindi, saranno anche conseguenze più gravi. Prima fra tutte, la richiesta di una manovra correttiva da mettere in opera già nei primi mesi dell'anno prossimo.

Governo non arretra, Conte: legge solidale ed efficace

Il Governo italiano non sembra avere alcuna intenzione di tornare indietro, soprattutto e nonostante tutto ciò che è successo ieri. Qualche piccolo cambiamento sembra possibile per quanto riguarda il Reddito di cittadinanza, non tanto per la sua entrata in vigore, quanto per i fondi a disposizione per i due provvedimenti. Intanto, bisogna aspettare la replica di Conte oggi pomeriggio durante la riunione delle Camere prevista per le 17.00.