Ultime notizie sulle Pensioni, ad oggi giovedì 22 novembre, incentrate sullo scontro tra l'Unione Europea e il Governo gialloverde. Valdis Dombrovskis, numero 2 del presidente della Commissione Europea, Juncker, parla di 'sonnambuli in corsa verso l'instabilità'. Anche se non cita espressamente i nomi dei due vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, il riferimento è chiaro. Anche ieri, però, il Governo ha risposto a muso duro ai moniti dell'Ue: il premier Conte ha sottolineato come la manovra sia solida ed efficace, 'andiamo avanti'. Mentre Salvini ha ironizzato: 'Dopo la lettera Ue, aspetto quella di Babbo Natale'.
Pensioni e reddito cittadinanza, Governo a muso duro contro l'UE
E' chiaro che si tratta di una rottura che porta l'Italia verso la procedura d'infrazione. Il premier Conte, sabato sera, al tavolo di Bruxelles, si presenterà a mani vuote, parlando di 'aria fritta', ovvero di investimenti e di clausole di salvaguardia sulla spesa. L'Unione Europea, invece, si aspetta ben altro dal testo della manovra finanziaria. In verità, il piano del Presidente del Consiglio e quello del ministro dell'Economia e delle Finanza, Giovanni Tria, era un altro. Visto che i due pilastri della Legge di Bilancio 2019, vale a dire riforma pensioni e reddito di cittadinanza, non potranno mai diventare operativi già dal prossimo mese di gennaio, tanto valeva mettere già nero su bianco nella manovra finanziaria che le due misure partiranno ad aprile.
Una soluzione che avrebbe permesso di raggiungere due scopi: il primo, quello di abbassare la spesa di almeno 3 miliardi e mezzo (se non 4), con una diminuzione del deficit dal 2,4% ad almeno un 2,2 o addirittura un 2,1 per cento. Il secondo, quello di accontentare sia Di Maio che Salvini dal punto di vista politico, dato che i due leader politici si sarebbero presentati alle elezioni europee forti delle loro promesse 'mantenute'.
Questo, in sintesi, l'appello lanciato dal ministro Tria e condiviso dal premier Conte, tutto ciò sarebbe stato sufficiente per accontentare la Commissione Europea e avrebbe evitato al nostro Paese di andare incontro a pesanti sanzioni. Tale appello, però, è caduto nel vuoto.
Riforma pensioni, scontro tra l'ex ministro Elsa Fornero e il sottosegretario Claudio Durigon
Intanto, continua lo scontro politico sulla riforma pensioni. L'ex ministro Elsa Fornero e il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, sono stati protagonisti di un acceso scontro. Elsa Fornero ha puntato il dito sul fatto che non si conoscano ancora bene i dettagli di Quota 100, aggiungendo che, comunque, lavorando di meno, l'assegno sarà inevitabilmente più basso.
Durigon ha replicato, affermando che l'obiettivo del Governo sarà quello di offrire dei nuovi posti di lavoro ai giovani, 'incolpando' la Fornero di aver prodotto solamente disoccupazione. L'ex ministro del Governo Monti non ha mancato di lanciare un'altra frecciatina velenosa all'indirizzo del Governo: parlando, infatti, della difficilissima crisi economica che l'Italia dovette affrontare tra il 2011 e il 2012, Elsa Fornero spera che il Governo non ne provocherà un'altra.